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Decreto vaccini approvato, ecco cosa cambia: dosi, sanzioni e obbligatorietà

Dalla prenotazione in farmacia agli esoneri fino all'Anagrafe vaccinale e campagne informative: tutti punti del nuovo testo approvato
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Il decreto è stato approvato con la fiducia alla Camera e reintroduce l’obbligo di vaccinazione per potersi iscrivere a scuola. Che torna così dopo 18 anni. Una misura decisa per fare fronte all’allarmante calo delle coperture vaccinali in Italia.

Le vaccinazioni obbligatorie – L’obbligo vaccinale varrà per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni dei ragazzi. Le vaccinazioni obbligatorie sono 10: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b. Queste vaccinazioni diventano obbligatorie “in via permanente”. Altre 4 vaccinazioni sono invece obbligatorie “sino a diversa successiva valutazione” dopo una verifica triennale e sono: antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. Sono poi raccomandate e offerte gratuitamente in base alle indicazioni del Calendario vaccinale, altre 4 vaccinazioni: antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus. Per effettuare i vaccini non sono necessarie 10 diverse punture, ma solo due.

Prenotazione in farmacia – Le famiglie potranno prenotare direttamente in farmacia, gratuitamente, le vaccinazioni previste. Tutte le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite.

Gli esoneri – Sono esonerati dall’obbligo i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale, per averla già contratta, o quelli che si trovano in specifiche condizioni cliniche. In questo caso, la vaccinazione può essere posticipata. Anche i minori stranieri non accompagnati dovranno essere vaccinati.

I vaccini monocomponenti – Per i soggetti immunizzati che hanno già avuto una delle malattie infettive previste, l’obbligo vaccinale potrà essere assolto con vaccini in formulazione monocomponente, senza l’antigene della malattia già contratta.

Le sanzioni – Se in genitori non vaccinano i figli, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione alla asl. L’asl contatta il genitore per un colloquio, indicando modalità e tempi delle vaccinazioni da fare. Se il genitore non provvede, l’asl contesta formalmente l’inadempimento. In questo caso, è prevista per i genitori una sanzione da 100 a 500 euro.

Anagrafe vaccinale e campagne informative – Nasce l’Anagrafe nazionale vaccini, nella quale sono registrati tutti i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, le dosi e gli eventuali effetti indesiderati. Previsto anche un piano di Vaccinovigilanza e campagne informative.

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