“Per il centrodestra punto su Sergio Marchionne. Tra non molto gli scade il contratto negli Stati Uniti (quello con FCA, ndr.), e se ci pensate bene sarebbe l’ideale…”: è bastata questa battuta di Silvio Berlusconi a far impazzire i sismografi dei quotidiani italiani. I primi a riportare la notizia sono stati Libero e Il Tempo: il direttore del primo, Vittorio Feltri, e l’editore del secondo erano tra gli invitati di una cena con Berlusconi, già in pienissima campagna elettorale.

Per l’ex Cavaliere l’uomo col maglione blu, che in questi anni ha più volte ammiccato (ricambiato) all’ex premier Renzi, sembrerebbe essere un candidato premier più credibile di Salvini e Meloni per guidare la coalizione di centrodestra. “Leggo sulla stampa – scrive Giorgia Meloni – che Silvio Berlusconi, di fronte a giornalisti ed editori, avrebbe fatto il nome di Sergio Marchionne quale candidato del centrodestra”, ha scritto su Facebbok. “Mi aspetto una smentita, perché immaginare come premier italiano uno che paga le tasse in Svizzera, ha portato la sede legale dell’azienda che dirige, la Fiat, in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna, pur avendo la presunzione di vendere macchine “italiane”, significa aver perso il lume della ragione”.

E ancora: “Significa non avere rispetto dei milioni di italiani – continua Meloni – che fanno i salti mortali per produrre e lavorare qui, che qui pagano le tasse e che non sono scappati dopo aver preso miliardi di euro dallo stato italiano. Dopo Calenda, ministro del governo Renzi, e Mario Draghi, presidente della Bce, un altro nome incompatibile con la nostra idea d’Italia. Solo un patriota può aiutarci a uscire dalla palude. Marchionne non lo è. Berlusconi pare voler fare di tutto per dividere un centrodestra in grado di vincere”.

Più sintetico ma altrettanto deciso Matteo Salvini: “Marchionne? Uno che fino a ieri è andato a braccetto con Renzi”, ha detto il leader della Lega all’AdnKronos, smontando subito ogni possibilità di Marchionne alla guida del centrodestra. Al momento nessuna replica da parte dell’interessato che, probabilmente, per il futuro si vede meglio alla guida di quella Ferrari di cui oggi è presidente.

B.COME BASTA!

di Marco Travaglio 14€ Acquista
Articolo Precedente

Città metropolitane, De Magistris: “Pronti ad azioni senza precedenti contro il governo”

next
Articolo Successivo

Regione Lazio, centrosinistra unito solo se c’è Zingaretti. A destra Pirozzi candidato naturale ma è tentato dal Senato

next