Le elezioni amministrative hanno dato le prime risposte: il Movimento 5Stelle sul territorio non vince da nessuna parte e non va al ballottaggio nelle grandi città.

Emblematici i casi di Genova e Parma, ma anche Palermo. Nella città di Beppe Grillo, il Movimento incassa una sonora sconfitta e non va neanche al ballottaggio. A Parma, il Movimento, dopo l’espulsione di Federico Pizzarotti non esiste quasi più. A Palermo il candidato grillino perde pesantemente.

Insomma le Amministrative hanno rivelato ancora una volta i veri limiti politici dei 5Stelle: quando ci sono le preferenze e i voti alle persone i grillini spariscono come neve al sole. Ed ecco spiegato il vero motivo della paura che ha il M5s di andare subito alle urne e di far saltare l’accordo sulla nuova legge elettorale. Grillo e Casaleggio sapevano bene dei pessimi risultati che avrebbero avuto alle Amministrative e dei problemi interni collegati: per questo Grillo vorrebbe il voto disgiunto e mai e poi mai le preferenze a livello nazionale. Facile chiedere un voto al simbolo per semplice protesta e senza mai prendere una reale posizione su qualcosa di preciso. Facile non metterci la faccia e nascondersi sotto la finta bandiera dell’onestà.

Dopo Roma e Torino i cittadini hanno imparato a conoscere le incompetenze amministrative dei grillini. La demagogia spinta e il populismo sfrenato ed oltraggioso non servono per amministrare bene le città e soprattutto una nazione.

Se le amministrative fossero andate bene, il burattino Di Maio avrebbe chiesto addirittura le dimissioni del governo. Ora però, “Gigino” dovrebbe chiedere le dimissioni a se stesso considerato che è il responsabile nazionale degli Enti locali, quindi colui che nei fatti ha gestito le amministrative e scelto i candidati. Ma figurarsi se ha intenzione di farlo.

Come al solito si dirà che è colpa del Pd che non ha vinto in alcune città e via discorrendo. Ma ci siamo abituati e ci piace anche vedere il solito comportamento grillino. Nei territori non si vince con le falsità e soprattutto non si vince con certi personaggi che si nascondono sotto la bandiera cinquestelle per darsi una finta verginità politica. Sarebbe bello ora se il Pd provasse ad introdurre le preferenze per la nuova legge elettorale. Di certo sarà difficile portarla a termine con un Movimento 5Stelle così ambiguo e vigliacco; ci sarà ancora da ridere. Aspettiamo con ansia il post dal sacro blog per illuminarci su chi abbia complottato contro la sconfitta alle Amministrative.

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