Fences. Anche il film di e con Denzel Washington (che abbiamo trattato qui) ha stregato l’Academy prima di tutto per essere un ritratto (come Moonlight e Hidden Figures) della vita di persone di colore nella difficile e complicata integrazione razziale degli Stati Uniti dal dopoguerra ad oggi. Film dall’impianto e dal respiro fortemente teatrale , se premiato nella categoria qui in esame significherebbe un ritorno ad una classicità anni cinquanta che, seppur con la forza sociale del contenuto, sbilancerebbe l’idea contemporanea di cinema su un concetto estetico terribilmente anacronistico. Probabile che anche qui i premi arrivino dalle categorie attoriali (Viola Davis, o addirittura Denzel Washington come attore) piegate alla pomposità di una shakesperiana reazione all’iperrealismo di altri concorrenti in gara.