Il mondo FQ

Zygmunt Bauman, un maestro che aveva ancora molte cose da dire

Commenti

Quando muore un grande uomo si è soliti dire che si tratta di una grave perdita. Ma in questo caso, con la scomparsa di Zygmunt Bauman, la perdita è davvero immensa. Una perdita così grande per la cultura e per il pensiero critico che sarà difficile sostenerla.

Zygmunt era molte cose: un sociologo originale, un filosofo acuto, un saggio dispensatore di buoni consigli e un amico affezionato, sempre disponibile. Un vero maestro che aveva ancora molte cose da dire e che solo il rapido decadimento a cui è andato incontro in questi ultimi mesi gli ha impedito di trasmetterci.

Lascia un testamento di pace e di solidarietà, di comprensione tra gli uomini che è difficile rintracciare al giorno d’oggi. La sua capacità di comprendere la realtà quotidiana attraverso l’idea di “liquidità”, la sua intelligenza vivace, la capacità di parlare delle cose più profonde con un linguaggio comprensibile a tutti restano la sua caratteristica determinante.

Sarà necessario seguire il suo insegnamento se vorremo comprendere la società che ci aspetta nel futuro immediato.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione