“Gentiloni? Lo conosco da 40 anni, andavamo nella stessa scuola. Era un capo dell’estrema sinistra, ma non era violento e minaccioso come gli altri, tanti dei quali sono finiti nelle Brigate Rosse“. Lo rivela ai microfoni di Ecg Regione, su Radio Cusano Campus, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Gentiloni faceva l’intellettualino del movimento studentesco” – continua – “Noi di destra eravamo perseguitati, Gentiloni faceva parte di tutta quella congrega dei persecutori e degli sopraffattori. Era uno dei capetti, ma non uno violento. C’era tutta questa borghesia romana pariolina, figli di giornalisti. Poi lui per fortuna è cambiato”. Sulla sua figura di neo-premier, il vicepresidente del Senato osserva: “Non è detto che Gentiloni sia un esecutore pedissequo delle volontà renziane. Renzi si è rivelato uno dei più grandi bugiardi e truffatori nella recente storia politica italiana, un personaggio davvero spregevole”. Riguardo al toto-nomine, commenta: “Roberto Giachetti ministro? Se Gentiloni che arrivò terzo alle primarie del Pd fa il presidente del Consiglio, Giachetti che è arrivato secondo vincendo le primarie del Pd, può fare come minimo il Papa. Ormai il rapporto con la democrazia non esiste più. Meno ti eleggono più vieni lanciato in alto”. Gasparri si concede altre stoccate: “Marcello Pera ministro? Hanno contattato Giuda, ma ha rinunciato e quindi stanno cercando Pera. Forse era meglio Giuda. Poi non potendo legalizzare le droghe, si faranno almeno una pera. Rutelli? Gentiloni era il suo braccio destro. Ora starà sicuramente rosicando, ma non lo ammetterà mai. Si sa, lui è un rosicone“
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