Per garantire alle persone con disabilità una migliore autonomia con nuovi progetti di Vita Indipendente, la Regione Liguria ha deliberato la possibilità di assumere un familiare, fino al terzo grado di parentela, come assistente personale nel caso di disabili che necessitano dell’accompagnamento. Tutto ciò potrà essere fatto, d’ora in poi, con fondi dell’amministrazione regionale, senza più gravare sulle famiglie. “La misura – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale – rappresenta una importante novità”. Il contributo previsto è di 1.200 euro mensili, a cui può aggiungersi un valore massimo annuale una tantum di 7.500 euro per ogni beneficiario nel caso di interventi per l’acquisto di ausili, domotica e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

“Con i nuovi indirizzi – spiega la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale – diamo omogeneità sul territorio e quindi garanzia di parità di accesso alle persone con disabilità a tutti gli strumenti, economici e di accompagnamento in percorsi professionali, per conquistare una sempre maggiore indipendenza attraverso un lavoro e la possibilità di poter vivere in una sede protetta ma in autonomia”. Tra gli interventi finanziabili per la Vita indipendente, l’assunzione di un assistente familiare o personale con contratto di collaborazione domestica, servizi educativi da parte di associazioni ed enti iscritti nei registri regionali, acquisto di domotica e ausili, interventi per l’abbattimento di barriere architettoniche all’interno dell’abitazione, sostegno nelle spese per l’alloggio, servizi di trasporto, interventi per l’inclusione sociale attraverso lo sport o attività ricreative.

Attraverso questo particolare finanziamento si apre anche le possibilità di acquistare tecnologie all’avanguardia e di poter effettuare interventi edili in casa al fine di rendere più comoda la vita al proprio caro e di poterlo iscrivere a diverse iniziative culturali ricreative.

 

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