Nella versione definitiva della legge di Bilancio, quella che ha ottenuto la bollinatura della Ragioneria e dopo un passaggio al Quirinale arriverà in Parlamento, è saltato un intero articolo che riguardava Expo e post Expo. E questo nonostante le poste in gioco, meno di 13 milioni per il 2017, fossero piuttosto esigue in confronto ai volumi complessivi della manovra. E nonostante il presidente del consiglio Matteo Renzi abbia puntato molto sull’esposizione universale e sui progetti per lo sviluppo futuro delle aree Expo. Con l’articolo scomparso vengono tagliati, almeno per il momento, due finanziamenti dal forte valore simbolico per la retorica renziana: uno destinato al trasloco delle facoltà scientifiche dell’università statale di Milano sui terreni dell’esposizione, l’altro necessario a consentire la liquidazione della società Expo.

Sono dunque saltati gli 8 milioni di euro che le ultime bozze della legge prevedevano di prelevare da fondi dedicati alla ricerca e che nel 2017 avrebbero dovuto consentire “l’avvio delle attività di progettazione propedeutiche alla realizzazione delle strutture” del nuovo campus della statale. Un impegno finanziario su cui c’era stata una certa discussione, ma che il ministro Maurizio Martina era riuscito a fare inserire. E che pure il rettore dell’ateneo Gianluca Vago dava ormai per certo, dopo avere auspicato più volte un segnale concreto del governo.

Nella legge di bilancio non c’è inoltre più traccia dei 9,5 milioni di euro (4,8 per il 2017) con cui il ministero dell’Economia dovrebbe rifinanziare la società Expo, insieme agli altri 14,2 milioni che dovranno essere garantiti da Comune di Milano, Città metropolitana, Regione Lombardia e Camera di commercio. Soldi necessari per ultimare entro il 2021 il progetto di liquidazione della società, che altrimenti dovrà portare i libri in tribunale. Alla faccia di tutti gli utili e gli attivi di bilancio che l’allora commissario unico e oggi sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sempre spacciato per veri.

Restano invece nella versione bollinata della legge le autorizzazioni di spesa per lo Human Technopole, il centro di ricerca che dovrebbe fare da volano allo sviluppo delle aree Expo e che, nei progetti del governo, dovrebbe sorgere proprio accanto al campus della statale. Vengono così confermati 10 milioni per il 2017, 114,3 per il 2018, 136,5 per il 2019, 112,1 per il 2020, 122,1 per il 2021, 133,6 per il 2022 e 140,3 milioni a decorrere dal 2023. Aggiungendo gli 80 milioni stanziati in precedenza per lo Human Technopole e i 50 milioni con cui il governo entrerà nel capitale di Arexpo, la società proprietaria delle aree, si arriva a quasi 900 milioni. Ma siamo ancora lontani dal capire come si raggiungerà il miliardo e mezzo su dieci anni promesso da Renzi.

@gigi_gno

Articolo Precedente

MontePaschi, anche l’advisor Mediobanca archivia l’ottimismo. Se l’aumento di capitale fallisce scatterà nazionalizzazione

next
Articolo Successivo

Fisco, errore delle Entrate sulle sanzioni per abusi edilizi: chi li ha commessi ha pagato troppo. Ma non rivedrà i soldi

next