Piaccia o meno la deriva che hanno preso gli smartphone, è lampante come questi dispositivi siano sempre più integrati con le attività di tutti i giorni, anche quando si tratta della verifica di documenti: ad esempio negli aeroporti è possibile mostrare la carta di imbarco in formato digitale. La novità è che da pochi giorni si può presentare in questa maniera anche il contrassegno assicurativo alle autorità che ne facciano richiesta.

E’ scritto nero su bianco in una circolare del Ministero dell’Interno: “Nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso ai sensi del comma 2, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica”.

Tradotto in termini pratici significa che, al classico controllo di routine ad un posto di blocco, basterà mostrare agli agenti di Polizia la copia della propria Rc Auto salvata in digitale su smartphone o tablet, magari in formato pdf. Il tagliando o il certificato assicurativo possono altresì essere esibiti accedendo al proprio account personale sulla pagina web della compagnia assicurativa.

Nel frattempo com’è noto dal 15 ottobre 2015 non è più obbligatorio esporre sul parabrezza il suddetto tagliandino, peraltro facilmente falsificabile: in Italia si stima che siano circa 4 milioni i mezzi che circolano senza copertura assicurativa. Ed è proprio nel combattere questo preoccupante fenomeno che la digitalizzazione e le tecnologie elettroniche potrebbero venire in aiuto. I controlli automatici della Rca tramite gli occhi elettronici di autovelox, Tutor e ZTL sono già tecnicamente una realtà ma mancano ancora i decreti attuativi che li rendano possibili. Questione di tempo, si spera breve.

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