Nessuna preoccupazione per la richiesta da parte di Malagò di 20 milioni di euro di risarcimento danni, anche perché si è verificato da fonti giornalistiche che avrebbero speso solo due milioni di euro“. Così il senatore M5s Nicola Morra, ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, dopo che il presidente del Coni era pronto a chiedere 20 milioni di danno erariale alla giunta del sindaco di Roma Virginia Raggi dopo il No ai giochi olimpici. “L’amministrazione comunale ha tenuto fede agli impegni che aveva preso in campagna elettorale ribadendo un semplice e secco no. Sarebbero stati dei giochi a perdere. Le Olimpiadi sono diventate un enorme business televisivo che di fatto non riesce più a promuovere quella cultura dello sport, non legata allo spettacolo, ma sana democratica e popolare come molti sostengono tuttora”. Morra interviene anche sulla comunicazione politica televisiva. “Il confronto Renzi-Travaglio? Sono contrario ad enfatizzare certi momenti di confronto, perché – dice – la televisione è un media particolare, che va considerato come relativamente importante ma non decisivo. Io credo che attraverso la rete e l’interattività noi si possa nel giro di poco tempo superare il monopolio della comunicazione politica. La tv è agonizzante e la prova la sta dando Semprini, che conduce un programma che doveva far ripartire il talk politico del martedì sera, ma che di fatto pare essere completamente snobbato dal pubblico. La televisione dovrà giocare una partita attraverso un’integrazione con il pc e con la rete. Se sarà capace di farlo forse riuscirà a sopravvivere”

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