La caserma che aveva chiesto per l’accoglienza ai migranti sarà concessa. “Mi ha chiamato il ministro della Difesa Roberta Pinotti e probabilmente verrà attivata una caserma, che è quello che desideriamo”. A dirlo è il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ieri aveva chiesto un aiuto da parte di tutte le istituzioni e gli enti locali per far fronte a una possibile nuova ondata di arrivi in città dopo il blocco delle frontiere a Ventimiglia e Como (leggi). A Milano sono ormai  3.300 le persone ospitate nei centri.

La caserma, secondo il primo cittadino che questa mattina ha partecipato alle commemorazioni dell’eccidio di Piazzale Loreto, dove il 10 agosto del 1944 vennero fucilati 15 partigiani, “può essere una soluzione dignitosa, ho detto al ministro che Milano ormai fa fatica, non drammatizzo mai ma serviva un intervento”. Ieri Sala aveva detto che per far fronte all’emergenza non era esclusa l’ipotesi di allestire delle tende. Subito erano scattate le critiche delle opposizioni che avevano parlato di “tendopoli” costringendo il primo cittadino a precisare: “In funzione di ulteriori esigenze si potranno aggiungere alcune tende per la prima accoglienza, che si aggiungeranno a quelle già sistemate all’interno dell’ex Centro di via Corelli e della caserma Mancini. Non è prevista, dunque, alcuna tendopoli in altri luoghi della città. Preciso questo a beneficio dei campioni del comunicato stampa ‘un tanto al chilo’ che vogliono descrivere una città allo sbando che non esiste”. “Le polemiche di ieri hanno generato qualcosa di virtuoso” secondo Sala.

Per quanto riguarda la struttura, sarà la caserma Montello di Milano (nella foto) a essere “probabilmente attivata” per gestire in parte l’emergenza migranti. L’utilizzo della caserma dell’esercito non esclude la possibilità di ospitare i migranti anche al campo base di Expo (“non penso escluda l’ipotesi”) e domani Sala ha in programma un incontro con il prefetto Alessandro Marangoni per discutere proprio del tema. A chi gli chiedeva se nella caserma avrebbero usato le tende oppure le stanze, il sindaco ha ammesso di non saperlo, dicendo che “lo deciderà il ministro Pinotti”.

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