Ce lo chiede l’Europa o giù di lì. Così Trenitalia ha annunciato una rivoluzione per tutti i pendolari italiani: dal primo agosto cambia la validità dei biglietti regionali che non sarà più di due mesi, ma di appena 24 ore. Il ticket sarà, infatti, utilizzabile fino alle 23:59 del giorno in cui è stato emesso, data riportata sul biglietto. L’azienda ha giustificato così la mossa: “Serve a contrastare l’evasione (basta avere un biglietto in tasca da convalidare anche all’ultimo minuto per prevenire la multa, ndr) e ci siamo solo adeguati alla situazione degli altri Paesi europei dove i tagliandi già hanno una validità inferiore”. Come, ad esempio, in Spagna, Germania, Olanda, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia dove valgono un giorno. Mentre in Austria arrivano a due e in Francia a 7 giorni.

Così, in caso di mancata convalida, il biglietto non potrà essere utilizzato il giorno successivo, come accade ora con il periodo di utilizzabilità che arriva a due mesi. Le regole saranno più stringenti e serviranno a facilitare i controlli dei capotreno: tutti i biglietti riporteranno l’indicazione delle due stazioni, di partenza e di arrivo.

Come funziona il nuovo biglietto – Quando si acquisterà un biglietto regionale, verrà richiesto in quale giorno si intende viaggiare. Si può utilizzare il nuovo ticket esclusivamente entro quel giorno, visto che dopo le 23:59 non sarà più valido. Bisogna, inoltre, convalidare il biglietto prima di salire a bordo: da quel momento sarà valido per le quattro ore successive. Ma, qualora si fosse ancora in viaggio a bordo del treno allo scadere della validità, si può raggiungere la destinazione finale, senza fermate intermedie.

Quando e dove cambiare? – Si può farlo gratuitamente una sola volta entro le ore 23:59 del giorno precedente la data indicata sul biglietto, presso i Self Service Trenitalia. La macchinetta emetterà un promemoria con la nuova data del viaggio, che dovrà sempre essere esibito insieme al titolo originale. E’ senza costi aggiuntivi anche presso la biglietteria Trenitalia.
Nei punti vendita SiSALPAY, LisPaga di Lottomatica, SIR Tabaccai si deve, invece, pagare una maggiorazione di 0,50 euro per biglietto. Anche in questo caso, verrà consegnato un promemoria con la nuova data del viaggio, che dovrà sempre essere esibito insieme al titolo originale.
E’ possibile cambiare il biglietto anche nelle agenzie di viaggio, ma solo se è stato acquistato proprio in quell’agenzia e pagando una maggiorazione a discrezione dell’agenzia stessa.

Dalle novità sono esclusi i biglietti acquistati online sul sito o sull’App, perché già riportano con precisione giorno e tratta del viaggio.

Cambio itinerario e il rimborso del biglietto In caso di rinuncia al viaggio, da effettuarsi sempre entro le ore 23:59 del giorno precedente la data indicata sul biglietto, restano invariati. E’ possibile cambiare l’itinerario con una penale del 20% o massimi 3 euro. Stessa penale per l’eventuale richiesta di rimborso, con un rimborso minimo di 8 euro.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori – “Ci potrà essere qualche difficoltà per gli anziani”, spiega Enrico Pallavicini di Assoutenti. Che aggiunge: “Ma sarà questione di tempo. Più si stronca il fenomeno dell’evasione più noi siamo a favore”. Non sono convinti, però, i pendolari che stanno apprendendo dalla notizia dagli avvisi esposti da Trenitalia. E la cui ira per ritardi, cancellazioni ripetute del servizio, ore di lavoro o di studio gettate al vento o sacrificate sui binari delle tratte regionali non è stata neanche placata dalla sanzione che negli scorsi giorni l’Autorità per i Trasporti ha inflitto a Trenitalia proprio per i continui disservizi su alcune linee. Del resto l’entità della sanzione è irrisoria: 13mila euro in totale. Anche se la multa dovrebbe portare a una serie di interventi sanzionatori nei confronti della società delle Fs nei prossimi mesi.

Secondo Trenitalia, comunque, per l’85% dei viaggiatori non cambierà nulla, perché la maggior parte dei passeggeri è abituata ad acquistare il biglietto in giornata. Le nuove norme più stringenti interesseranno dovrebbero quindi interessare il 5% dei pendolari.

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