McDonald’s è un marchio talmente noto che nessun altro fornitore di cibo o bevande, in Europa, può avere il prefisso ‘Mc’ o ‘Mac’ nel proprio brand. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale Ue che ha rigettato il ricorso della società Future Enterprises di Singapore, titolare del brand dell’Unione Maccoffee.

La società asiatica aveva ottenuto nel 2010 l’autorizzazione ad usare quel nome, per prodotti alimentari e bevande, dall’Euipo, l’Ufficio dell’Unione Europa per la proprietà intellettuale. Nel 2013 McDonald’s ha vinto un ricorso presso lo stesso ente, vantando la registrazione di dodici marchi simili (McFluryy, Chicken McFish, McChicken, etc.), come prova che il marchio ‘Maccoffee’ avrebbe generato confusione tra i propri clienti e un indebito vantaggio per i suoi titolari.

La Future Enterprises si è quindi rivolta al Tribunale Ue chiedendo di annullare la decisione dell’Ufficio per la proprietà intellettuale, ma i giudici di Lussemburgo hanno respinto il ricorso, confermando la decisione dell’Euipo secondo cui a causa “della combinazione dell’elemento ‘mac’ al nome di una bevanda nel marchio Maccoffee, il pubblico di riferimento può associare quest’ultimo alla famiglia di marchi ‘Mc’ di McDonald’s e stabilire mentalmente un nesso tra i marchi in conflitto”.

“Infatti, è molto probabile – motiva il Tribunale – che Maccoffee si inserisca nella scia di McDonald’s per beneficiare della sua attrattività, della sua reputazione e del suo prestigio e sfrutti, senza compensazione economica, lo sforzo commerciale effettuato da McDonald’s per creare e mantenere l’immagine del suo marchio”.

Il colosso mondiale del fastfood è stato fondato nel 1940 a San Bernardino, California, dai fratelli Dick e Mac McDonald, americani di origini irlandesi. Quel ‘mac’, chiaro lascito della lingua gaelica, ora è anche inestricabilmente legato agli hamburger.

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