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Bari nelle mani del gruppo di potere dalemiano-burlandiano - 4/4

L'INCHIESTA - Il poltronificio: ammiragli col doppio stipendio, inquisiti, ex politici riciclati in Autorità che valgono come un ministero. Il centrosinistra prende quasi tutte le Autorità portuali (13), le restanti 2 al centrodestra. Gli enti pubblici secondo la legge Delrio devono essere ridotti ma città come Salerno di De Luca o come Savona non hanno voluto perdere la loro poltrona. Ecco pronta la proroga degli incarichi
Bari nelle mani del gruppo di potere dalemiano-burlandiano - 4/4
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Bari nelle mani del gruppo di potere dalemiano-burlandiano

SARDEGNA. La conquista del porto di Cagliari – che stando alla riforma dovrebbe assorbire anche Olbia – scatenò la guerra tra Massimo Deiana, oggi assessore regionale ai Trasporti (Pd), e l’ex senatore del Pdl, oggi aspirante sindaco Piergiorgio Massidda. Pur di guidare il porto il berlusconiano rinunciò al Parlamento, ritrovandosi senza poltrona quando il Consiglio di Stato lo defenestrò per mancanza di competenze specifiche in curriculum. Sempre sui titoli si scatenò la polemica attorno a Fedele Sanciu, ex senatore del Pdl, promosso commissario dell’Authority di Olbia nonostante la terza media.

PUGLIA. Resiste Taranto, nonostante sia in piena crisi. Bari finora è nelle mani di Palmiro Mariani legato al gruppo di potere dalemiano-burlandiano che univa Puglia e Liguria

Il nuovo presidente del porto veneziano dovrà gestire 2,2 miliardi per realizzazione piattaforma offshore

VENEZIA. Paolo Costa, ex ministro ed ex sindaco di centrosinistra, sembra destinato a mollare la poltrona. Ha già svolto due mandati, anche se c’è chi pensa a una scappatoia: la nuova Autorità comprenderà Chioggia, quindi sarebbe una cosa nuova. Poi, come ha ricordato Il Secolo XIX, Costa è in pensione e quindi per legge non potrebbe ricoprire un incarico retribuito nella pubblica amministrazione. Stava già scaldando i motori Claudia Marcolin, attuale segretario generale, ma ecco affacciarsi sulla scena il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta. Il nuovo presidente dovrà gestire la partita delle crociere. Non solo. C’è una battaglia da 2,2 miliardi, come ha raccontato La Nuova Venezia: la realizzazione della piattaforma offshore al largo della Laguna. Qui il carico delle grandi navi dovrebbe essere scaricato per essere smistato nei diversi porti. Un’opera faraonica che suscita preoccupazioni ambientali e tanti appetiti.

TRIESTE. È la città delle Generali, il porto del Friuli di Serracchiani. Oggi il commissario è Zeno D’Agostino, molto gradito al governatore.

Da Il Fatto Quotidiano del 10 maggio 2016
Di Maddalena Brunetti, Vincenzo Iurillo, Giuseppe Lo Bianco, Lucio Musolino, Ferruccio Sansa e Nello Trocchia

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