“Con questa operazione di controllo e razionalizzazione dei centri di spesa per gli enti pubblici, non di tagli lineari, ci aspettiamo un risparmio significativo fino a due miliardi di euro”. Così oggi il capo di gabinetto del Mef, Roberto Garofoli, saluta la firma dei due protocolli d’intesa, siglati al ministero dell’Economia e Finanza stamane a Roma, tra l’Autorità nazionale Anticorruzione, il Consip e il governo per attuare le disposizioni previste nella legge di stabilità sui prezzi standard e riduzione della spesa. Oggi ci sono più di 10mila centri per l’acquisto, lo scopo è di ridurli a trenta, è uno dei principali scopi della spending review. Effetti sulle casse dello Stato, ma anche sulla lotta alla corruzione. Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, annuncia indagini ispettive a campione come per Expo per verificare il rispetto delle convenzioni Consip da parte delle strutture appaltanti . “Con i prezzi uniformi e stabiliti per legge, se un comune compra quel bene ad un prezzo x+1 dovrà spiegare il perché, potremmo capire se è negligenza o c’è un atto malevole dietro quell’acquisto” aggiunge. “Non c’è sanzione, è questo il limite di quanto stabilito nella legge di stabilità, ma attraverso un nostro controllo si può far intervenire la Corte dei Conti in caso di danno erariale, gli enti sono avvisati dunque, le ispezioni sono previste e si faranno” chiosa Cantone

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