Il venerdì sera è diventato il girone di ferro dell’intrattenimento da quando Rai 1 ha deciso per un varietà “classico” come Laura&Paola, che si confronta col people show di Ciao Darwin, per di più in presenza di Crozza nel Paese delle meraviglie, che conta sul pubblico più ristretto, ma decisamente tenace, di chi si interessa innanzitutto di politica e della conseguente satira. Chi ha scelto l’uno e chi l’altro? Per capirlo vale soltanto l’ora compresa fra le 21.30 e le 22.37, perché solo lì i tre programmi si sono sovrapposti. Poi Crozza ha chiuso e Rai1 e Canale 5 hanno proseguito, la prima fino alle soglie della mezzanotte, il secondo quasi in vista dell’una.

Rispetto al venerdì precedente, quando doveva vedersela col Commissario Montalbano e la prima di Ciao Darwin, Crozza ha perso duecentomila spettatori, tutti al Nord. E finiti tutti, dal primo all’ultimo nel carniere di Laura&Paola. Più pesante la ritirata di Ciao Darwin che nella prima ora cede a Rai1 mezzo milione di spettatori, di cui metà al Nord e metà al Sud. Il risultato è stato che in questa prima fascia di confronto diretto, con la presenza del terzo incomodo Crozza, Rai1 con Laura&Paola, grazie alla spinta del Nord e agli spettatori del Sud ceduti da Canale5, conduce la classifica con 6,5 milioni di spettatori rispetto ai 5,7 milioni di Ciao Darwin.

Quanto basta per persuaderci che esiste nel pubblico una solida domanda di varietà “classico” che, oltre che su una sua base immediata di più di cinque milioni di spettatori medi (in effetti quasi quindici milioni di contatti, e cioè un terzo dell’intera popolazione adulta del Paese), può contare su un altro milione di spettatori medi (circa due milioni e mezzo di contatti) che si dedicano ad altre forme di spettacolo da studio quando quella preferita è assente, ma che sono pronte a rispondere all’appello non appena su un palco si recita, danza e canta ad opera di veri professionisti.

Nell’ora successiva, pare che gli spettatori lasciati liberi dal calo del sipario su Crozza abbiano scelto un passaggio su Ciao Darwin anziché su Laura&Paola, tant’è che Canale 5 è passato in testa con 5,2 milioni di spettatori conto i 5 tondi di Rai1. A voler rintracciare il filo di questa scelta, diremmo che il pubblico che apprezza le battute, e cioè l’intrattenimento “di parola”, più o meno in forma di satira, si è trasferito da Crozza a Bonolis, sicuro che lì le battute non sarebbero mancate.

Un comportamento da verificare una volta che da Laura&Paola, che giocano entro uno schema di sit-com (la austera e la prorompente, la sellerona e la procace, l’artista levigata e la pop star etc etc), la regia riuscisse a porgere le battute sincronizzandovi i primi piani di chi le pronuncia. Perché in tv, come è noto, anche l’audio si ascolta con gli occhi.

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