Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha firmato l’atto di commissariamento della “Costruzioni Mose Arsenale spa”, conosciuta come Comar, società creata nel 2009 per la gestione delle gare d’appalto del Consorzio Venezia Nuova, che sta realizzando le opere per la salvaguardia di Venezia e della laguna dalle acque alte, ovvero il cosiddetto Sistema Mose. La firma del commissariamento arriva dopo la comunicazione data alcune settimane fa dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. La guida della Comar sarebbe stata affidata adesso agli stessi commissari già a capo del Consorzio Venezia Nuova.

L’azienda, di proprietà di alcune delle imprese più importanti già azioniste del Cvn tra cui la padovana Mantovani e le romane Condotte d’Acqua e Grandi Lavori Fincosit, ha gestito negli anni alcuni appalti significativi legati alla realizzazione del Mose, tra cui quello per la Jack up, la nave attrezzata per gli interventi di rimozione e trasporto delle paratoie. L’imbarcazione, costata 50 milioni di euro, non ha mai preso il largo, motivo per cui i commissari alla guida del Consorzio dal 2014, nei giorni scorsi hanno disposto che venga effettuata una perizia tecnica.

Il Consorzio, che fa riferimento quale concessionario per i lavori al ministero delle infrastrutture era stato commissariato nel dicembre del 2014 in seguito alle vicende del cosiddetto scandalo Mose, il sistema di dighe mobili per proteggere la città dall’acqua alta, un’opera del valore di oltre 5 miliardi di euro al centro di un’inchiesta della procura di Venezia relativa alla gestione dell’ex presidente Giovanni Mazzacurati.

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