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Bomba all’idrogeno, ecco come è l’ordigno nucleare più potente di quello atomico

Negli anni i programmi nucleari e missilistici portati avanti da Pyongyang hanno scatenato le reazioni dell'Onu e dell'Unione Europea così come dei singoli paesi, che ad ogni test hanno fatto seguire dure sanzioni. Con quello annunciato da Kim Jong-un sale a 4 il numero dei test effettuati: nel 2006, nel 2009 e nel 2013
Bomba all’idrogeno, ecco come è l’ordigno nucleare più potente di quello atomico
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Con il test nucleare annunciato da Kim Jong-un sale a 4 il numero degli esperimenti effettuati dalla Corea del Nord negli ultimi 20 anni, due da quando Kim Jong-un è alla guida del Paese. Negli anni i programmi nucleari e missilistici portati avanti da Pyongyang hanno scatenato le reazioni dell’Onu e dell’Unione Europea così come dei singoli paesi, che ad ogni test hanno fatto seguire dure sanzioni: nel 2006, nel 2009 e nel 2013. A tutte le esplosioni sono seguite scosse di terremoto, l’ultima di magnitudo 5.1 della scala Richter.

Nel 2013 il governo di Pyongyang aveva dichiarato di aver testato una “bomba A (bomba atomica) piccola e leggera ma con grande forza esplosiva“. Stavolta, secondo le autorità nordcoreane, si tratterebbe invece di una bomba H, ovvero un ordigno all’idrogeno con una potenza senza limiti che arriva a superare di 800 volte quella della atomica. A svilupparla fu Edward Teller, fisico ungherese rifugiatosi negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni naziste.

Durante la seconda guerra mondiale partecipò al Progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica, dopo il quale si dedicò allo sviluppo della più potente bomba a fusione termonucleare incontrollata, ovvero la bomba H. L’idea di Teller e compagni era quella di utilizzare la potenza della bomba A per ottenere un rendimento esplosivo che superasse di gran lunga quello delle sorelle atomiche. A innescare l’esplosione finale è una reazione a catena scatenata da un’altra esplosione, di tipo nucleare, che avviene all’interno di un contenitore in uranio.

La prima bomba all’idrogeno venne fatta esplodere su un atollo delle isole Marshall, nell’oceano Pacifico, il 1° novembre 1952 alle 7,15 (ora locale): ottantadue tonnellate di peso e una potenza di circa 11 megatoni. L’esplosione creò una palla di fuoco del diametro di 3 chilometri che si ampliò salendo nell’atmosfera fino a 5 km. Il fungo atomico raggiunse l’altezza di 33 km in due minuti e mezzo mentre il cratere formato dall’esplosione aveva un diametro di 1,9 km ed era profondo 50 metri. La nube radioattiva che ne scaturì infettò un area di 200 chilometri di diametro, colpendo anche i pescatori che in quelle ore si trovavano in mare. La bomba B-41 è stata la bomba H più potente prodotta dagli Stati Uniti, con una potenza di 25 megatoni.

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