Oltre ai governi e ai ministeri americani ed europei, i servizi segreti tedeschi hanno spiato le rappresentanze diplomatiche di Vaticano e Italia. Lo rivela lo Spiegel nel suo prossimo numero, come anticipato dall’edizione online del settimanale tedesco.

E’ questo l’ultimo tassello dello scandalo Datagate. Dopo che in ottobre era emerso che il Bundesnachrichtendienst (Bnd) spiava sistematicamente paesi amici e alleati, il magazine rivela che lo spionaggio andava anche oltre quanto riportato. Fra l’altro erano monitorati indirizzi mail, numeri di telefono e di fax delle rappresentanze diplomatiche di “Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Svezia, Portogallo, Grecia, Spagna, Italia, Austria, Svizzera e anche il Vaticano”.

E’ anche emerso che il Bnd spiava il dipartimento americano degli Interni e ministeri degli Interni di Polonia, Austria, Danimarca e Croazia, oltre alle rappresentanze diplomatiche degli Stati Uniti a Bruxelles e presso l’Onu. Nella lista figurano anche la hotline del dipartimento di Stato per gli avvisi ai viaggiatori e organizzazioni non governative come Care International, Oxfam e il Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra.

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