Ieri promessa, poi campione. Oggi giovane che deve ancora dimostrare tutto. Dalla Liga alla Serie B nell’arco di dodici mesi. Un’estate fa Simone Scuffet, 18 anni appena compiuti, era considerato un uomo mercato. Su di lui, protagonista di alcune ottime prestazioni tra i pali dell’Udinese che gli erano valse l’etichetta scomoda di nuovo Buffon, aveva messo gli occhi persino l’Atletico Madrid vicecampione d’Europa, disponibile a sborsare 9 milioni più bonus, una cifra non indifferente considerata l’età del giocatore.

Il trasferimento in Spagna sembrava cosa fatta. Poi, però, era arrivato l’alt della famiglia: “Simone deve prima prendere il diploma“, avevano fatto sapere mamma e papà. A quel punto i Colchoneros si erano ritirati e non se n’era fatto più nulla. Ora, a distanza di un anno, Scuffet è pronto a una nuova avventura in un palcoscenico decisamente diverso. Il portiere, ormai 19enne e diplomato, è un passo dall’accordo con il Como neopromosso in Serie B. In riva al lago cercherà il riscatto dopo una stagione, l’ultima, vissuta all’ombra di Karnezis e avara di soddisfazioni: solo 5 presenze tra campionato e Coppa Italia e ben dieci gol subiti.

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