Cronaca

Pinguini rinchiusi in frigorifero e pellicani maltrattati, sequestro al circo Colber

Dopo l’attendamento di giovedì 23 luglio a Casalnoceto i circensi erano finiti sotto accusa degli animalisti. A fare la segnalazione è stata Bianca Poluzzi, responsabile della sezione di Tortona della Leal, in collaborazione con la sezione locale della Lav. Gli animali sono stati trasferiti in una struttura a norma

Animali maltrattati al circo. L’intervento delle associazioni animaliste centra l’obiettivo e l’Asl di Alessandria sequestra pinguini e pellicani al circo Colber. I primi (nella foto) erano tenuti nei frigoriferi, da cui uscivano solo per fare lo spettacolo circense a temperature molto al di sopra del loro livello di sopportazione. Gli operatori veterinari li hanno trovati in situazione di sofferenza e hanno deciso di trasferirli in una struttura in grado di accoglierli adeguatamente.

La segnalazione è stata fatta all’Asl Veterinaria di competenza da Bianca Poluzzi, responsabile della sezione di Tortona della Leal – Lega antivivisezionista, in collaborazione con la sezione Lav (Lega Anti Vivisezione) di Alessandria. Il circo Colber “era da tempo nel mirino degli animalisti perché sospettato di maltrattamenti e subito dopo l’attendamento di giovedì 23 luglio a Casalnoceto, in provincia di Alessandria, è stato fatto oggetto della nostra segnalazione congiunta”, ha fatto sapere Leal con un comunicato ufficiale.

“I pinguini sono animali sociali che vivono in grandi gruppi nell’Antartide e abituati a freddi estremi e spazi infiniti – ha spiegato Gianmarco Prampolini, presidente di Leal – E’ una vergogna che questi esemplari siano stati trovati in un frigorifero e fatti uscire solo per esibirsi a temperature equatoriali”. Ma in situazioni critiche non sono stati trovati solo i pinguini: il provvedimento dell’Asl è scattato anche per i pellicani che “erano costretti alla prigionia in spazi angusti”, ha aggiunto ancora Prampolini, spiegando che Leal ha denunciato i circensi per maltrattamento di animali e promesso di costituirsi parte civile al processo. Inoltre, sempre nella nota, l’onlus ha scritto che “seguirà i pinguini e i pellicani fino a che sarà garantita una sistemazione definitiva e adatta alle loro necessità e benessere”.