Come volevasi dimostrare. La Uefa ha sanzionato sia la Roma sia l’Inter per il mancato rispetto dei parametri del fair play finanziario. La decisione dell’organismo presieduto da Michel Platini è stata comunicata in giornata e avrà ripercussioni (seppure non pesantissime) sulla programmazione delle prossime stagioni sia per i capitolini che per i milanesi. Per quanto riguarda il club del presidente statunitense James Pallotta, la Uefa ha optato per 6 milioni di ammenda, con la rosa ridotta a 22 giocatori. Due dei sei milioni sono da pagare subito, gli altri quattro con la condizionale. La rosa a 22 elementi, invece, sarà obbligatoria fino alla stagione 2017/18.

E’ andata decisamente pezzo alla Beneamata, che si è beccata una sanzione di 20 milioni con rosa ridotta fino a 21 giocatori. Così come stabilito per la Roma, anche per l’Inter una parte della multa è da pagare subito: in questo caso si tratta di 6 milioni di euro, gli altri 14 sono con la condizionale. Per quanto riguarda la riduzione della rosa, invece, il club di Thohir dovrà avere una squadra di 21 elementi per il primo anno, che poi potranno salire a 22 tra due stagioni.

In entrambi i casi sanzioni pesanti, ma non pesantissime. Con una differenza sostanziale: la Roma con tutta probabilità il prossimo anno parteciperà a una competizione europea, il che potrebbe permettere al ds Sabatini di rientrare dall’esborso coatto imposto dalla Uefa. L’Inter, invece, ha una situazione più complicata: con le speranze europee ridotte al lumicino, la sanzione andrà ad incidere direttamente alla voce passivo nel bilancio nerazzurro, con effetti non positivi nel mercato estivo.

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