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25 aprile, “Bella ciao” da Palermo ad Amburgo (anche nella versione di Fresu)

L'Anpi ricorda il 70esimo della Liberazione con balli e canti in molte città italiane. Il presidente Smuraglia: "Vogliamo ricostruire un clima di fraternità e solidarietà che sembra essersi disperso". Resta l'incognita sul corteo di Roma che potrebbe saltare dopo la decisione di Brigata Ebraica, associazione degli ex deportati e Comunità ebraica di non partecipare per evitare le tensioni dello scorso anno con i filopalestinesi
25 aprile, “Bella ciao” da Palermo ad Amburgo (anche nella versione di Fresu)
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Sarà un 25 aprile all’insegna del ballo e del canto quello in programma tra dieci giorni in numerose città italiane, da Milano a Palermo: resta l’incognita Roma dove quest’anno il corteo potrebbe saltare dopo la decisione della Brigata Ebraica, dell’Associazione degli ex deportati e della Comunità ebraica di non partecipare per evitare le tensioni dello scorso anno con i filopalestinesi. Una situazione che ha creato frizioni tra la segreteria nazionale dell’Anpi e quella locale (che ha affidato al Campidoglio la regia delle manifestazioni ufficiali del 25 aprile) con le dimissioni – poi rifiutate – del presidente Ernesto Nassi.

In attesa di una schiarita, l’Anpi, in collaborazione con Arci, Insmli e Radio Popolare, ha deciso di ricordare il 70esimo anniversario della Liberazione con una vigilia all’insegna della musica che si concluderà con l’esecuzione contemporanea di Bella ciao su tutte le piazze che hanno deciso di aderire all’iniziativa. Non solo italiane: tra queste, infatti, c’è anche quella di Amburgo, dove l’associazione culturale italo-tedesca Contrasto ha organizzato una serata per ricordare i 70 anni dalla fine dell’occupazione nazi-fascista. L’idea è nata dalle parole di Antonio Greppi, il primo sindaco di Milano dopo la Liberazione. “Si balla per le strade, sui marciapiedi, nei viali – scriveva – le strade della circonvallazione fanno da cintura a questa esplosione di letizia, di libertà, quasi a cancellare definitivamente le ore buie degli odi, delle diffidenze” (qui il programma completo delle celebrazioni dell’Anpi).

“E’ un modo bello e vivo per ricordare la Liberazione da un incubo – ha sottolineato il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia – Più cose facciamo in occasione del 25 aprile meglio è perché vogliamo ricostruire un clima di fraternità e solidarietà che sembra essersi disperso”. La presidente dell’Arci Francesca Chiavacci aggiunge che è un’iniziativa “tesa a riporre all’attenzione pubblica in modo accattivante il fatto che sono successi in questo Paese avvenimenti che non devono più accadere”. Secondo il presidente dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione, Claudio Silingardi, l’iniziativa ha anche il beneficio di “attirare i giovani”, ormai troppo distanti dal ricordo della Liberazione, che quest’anno sarà celebrata fin dal 24 aprile. Alla vigilia del 25 dunque si comincerà a ballare e cantare in decine di piazze italiane fino al giorno dopo quando si farà posto alle celebrazioni.

Per il momento sono oltre 60 le iniziative in programma. Tra le più caratteristiche spicca la “Milonga della Liberazione“, nella multietnica piazza Vittorio a Roma. Cortei e fiaccolate sfileranno in tante altre città italiane, in circoli Arci, associazioni e strutture messe a disposizione dalle amministrazioni comunali. Alla mezzanotte tra 24 e 25, in contemporanea, risuonerà nell’aria la canzone popolare simbolo della lotta partigiana, Bella Ciao, in una versione riarrangiata per l’occasione dal trombettista Paolo Fresu.

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