“Ho la mia linea, non seguo nessuno, sto riflettendo, votare contro dopo un anno di lavoro va a discapito degli italiani”. Questa la posizione dell’onorevole Daniela Santanché (deputata Fi) sul ddl Boschi e il voto finale alla Camera previsto per domani. “Non sono le nostre riforme, ma le migliori possibili, in tutta coscienza oggi dire di “no” dopo mesi che parliamo della vocazione riformista di Forza Italia mi sembra troppo, questa volta sarò disubbidiente a Silvio Berlusconi” aggiunge. “Non sono per l’astensione, se voterò a favore comunicherò questa scelta prima, ci metterò la faccia, non è contro ma per il bene del mio presidente” spiega ancora. La Santanché non è sola a percorrere questa strada, si parla di una truppa di quaranta deputati pronti a votare a favore del ddl Boschi capeggiati da Denis Verdini. “Alla riunione di stasera tenteremo di far approvare la linea dell’astensione, la volontà di molti è quella di non votare contro questa riforma che abbiamo contribuito a costruire con i nostri voti fino a qualche mese fa – spiega il verdiniano Ignazio Abrignani – non può la Lega stabilire la nostra linea di partito, mi auguro che Berlusconi prenda una posizione più moderata consona a Forza Italia”. Seguirà le indicazioni del leader invece il deputato Luca Squeri che però ammette: “Nessuno sarà espulso per un voto diverso, non siamo una caserma come si può vedere, ma se una pattuglia autonoma voterà a favore della riforma sarebbe un segnale negativo per la leadership di Berlusconi e per Forza Italia che sta attraversando una fase difficile” conclude  di Irene Buscemi

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