Giovanna Melandri non ha detto tutta la verità sullo stipendio ricevuto dal Maxxi per il 2013. Il ministro il 21 novembre del 2013, dopo che i giornali pubblicarono la notizia che sarebbe stata pagata dal Maxxi per il suo ruolo di presidente, disse al Messaggero: “Avrò uno stipendio sobrio: guadagnerò 45mila euro netti all’anno”. Il consiglio di amministrazione della Fondazione Maxxi, di cui Melandri è presidente, aveva approvato solo due settimane prima, il 6 novembre 2013, una delibera che non solo concedeva al presidente uno stipendio fisso di 91.500 euro lordi (più di 45mila euro netti) ma anche un premio di produzione variabile. La delibera non è mai stata pubblicata sul sito e la notizia di questo premio è stata divulgata dal Fatto il 24 dicembre del 2014. In quell’articolo però, ingenuamente, scrivevamo che Giovanna Melandri avrebbe preso il premio a partire da quest’anno per l’eventuale aumento nel 2014 degli incassi dei biglietti e degli altri proventi e contributi.  
Poiché la delibera portava la data del 6 novembre 2013, ci sembrava ovvio che il presidente Melandri avrebbe atteso l’anno 2014 per far scattare il meccanismo. Invece ci sbagliavamo. Giovanna Melandri è già passata all’incasso. La Fondazione Maxxi è un soggetto formalmente privato ma gestisce in gran parte soldi pubblici e non dovrebbe attribuire un premio di produttività al suo presidente a novembre 2013 per il periodo gennaio-dicembre dello stesso anno. Qualcuno potrebbe sospettare infatti che, a 55 giorni dalla fine dell’anno, l’ammontare delle voci prescelte dal consiglio per premiare il suo presidente fosse già prevedibile. Giovanna Melandri ha incassato 24mila euro per il 2013, quasi il bonus massimo previsto. Nella delibera del 6 novembre del consiglio di amministrazione presieduto da Giovanna Melandri (che si astiene) si prevede oltre al compenso fisso di 91.500 euro lordi “un ulteriore ammontare quale componente variabile (premio) da determinarsi in ‘misura fissa’ come sintetizzato nella tabella che segue”.
Il bonus in questo caso è al netto delle tasse ed è in funzione dell’incremento “rispetto al precedente esercizio della sommatoria delle voci di proventi quali: I) biglietteria; II) Contributi di gestione; III) Sponsorizzazioni; IV) Altri ricavi e proventi”. Segue la tabella: se l’incremento va dal 5 al 15 per cento, il premio è di 12mila euro (netti), se raggiunge la forchetta 15-20 arriva a 18mila euro; se si pone tra il 25 e il 30 per cento il presidente prende un premio di 24mila euro netti. Esattamente quello che Giovanna Melandri ha incassato. Quasi il massimo. Solo se l’incremento delle quattro voci avesse sfondato il tetto del 30 per cento, il premio sarebbe stato “quanto deliberato dal Cda”.  
Come ha fatto Giovanna Melandri a ottenere questi risultati? Sul bilancio 2013 della Fondazione Maxxi si scopre che i proventi da biglietti sono scesi nel 2013 nella gestione Melandri dai 912mila euro del 2012 a 905mila euro. La voce ‘altri ricavi e proventi’ è invece salita da 2 milioni e 50mila euro del 2012 a 2 milioni e 238mila euro del 2013, comunque un incremento inferiore al 10 per cento e ben lontano dalla forchetta 25-30 che fa scattare il premio da 24mila euro. Le sponsorizzazioni nella relazione del bilancio 2012 sono valorizzate 985mila euro mentre nel 2013 con Giovanna Melandri salgono a 1 milione 216mila euro. Infine la voce ‘contributi di gestione’ sale da 3 milioni e 972mila euro a 4 milioni e 786mila euro, un incremento che si aggira sul 20 per cento. A leggere la delibera e il bilancio si ha la netta sensazione che i contributi di gestione siano stati determinanti per l’incremento e quindi per il premio. I contributi di gestione, secondo la relazione al bilancio, sono quelli pagati dal ministero dei Beni culturali per 4 milioni e 286mila euro e dalla Regione Lazio per mezzo milione. Se fosse così, Giovanna Melandri avrebbe preso il premio grazie alla generosità del ministero e della Regione, non grazie alla sua abilità (che pure emerge dal bilancio) nel reperire fondi privati per il Maxxi. 
Al Fatto però Melandri replica: “Il premio approvato dal cda è collegato unicamente agli incrementi di risorse private che siamo stati capaci di raccogliere, quali sponsorizzazioni, cena di fund raising, il programma di individual and corporate friends”. Dunque il premio sarebbe stato connesso a un’altra voce, indeterminata e non evidente nel bilancio, invece che alla voce indicata nella delibera del 6 novembre: ‘contributi di gestione’. Ci sarebbe quindi una delibera firmata Melandri del 6 novembre 2013 che indica un parametro (i contributi dello Stato) presente nel bilancio firmato da Melandri per attribuire un premio a Giovanna Melandri. Che dice di avere preso a riferimento un parametro diverso per il suo premio. Comunque, alla fine della fiera, quanto guadagna Giovanna Melandri?  
Il fisso di 91mila e 500 lordi dovrebbe essere pari a un reddito annuo netto superiore ai 45mila euro di cui il presidente del Maxxi ha parlato nelle interviste. Nel 2013, per esempio, Giovanna Melandri dichiarava un reddito imponibile di 75mila euro lordi e pagava un’imposta lorda di 25mila euro per un netto di 50mila euro. Il reddito lordo superiore di 91mila e 500 euro previsto nella delibera dovrebbe portarle in tasca molto più dei 45mila euro dichiarati a cui si aggiungono i 24mila di cui non ha mai detto nulla a nessuno. Alla fine lo stipendio mensile, tra parte variabile e parte fissa, dovrebbe superare i 6mila euro al mese. Comunque meno dello stipendio di parlamentare. Il 19 ottobre del 2012 Melandri si dimise da deputato per dirigere la Fondazione del museo di arte contemporanea. Se non avesse detto: “Prenderò 90 euro all’anno” allora e se avesse detto oggi: “Guadagno un fisso di 50mila e un variabile di 24mila euro netti”, nessuno avrebbe avuto motivo di contestarle il suo Maxxi stipendio e Maxxi premio.
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