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Ginevra, riprendono i negoziati sul clima per la prima bozza di un accordo globale

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di Federico Brocchieri, delegato Italian Climate Network a Ginevra

Proteste alla conferenza sul Clima di LimaRipartono oggi in Svizzera i negoziati Onu sul clima, con una sessione intermedia dell’ADP (Durban Platform for Enhanced Action), la piattaforma negoziale istituita nel 2011 a Durban per raggiungere un nuovo accordo globale per contrastare i cambiamenti climatici.

Lo scorso dicembre, alla COP20, le Parti si erano lasciate con l’accordo sul pacchetto “Lima Call for Climate Action”, una serie di decisioni che hanno portato alla redazione di un documento di 37 pagine chiamato “Elementi per una bozza di testo negoziale”. Il testo racchiude tutte le possibili opzioni e forme legali che potrà adottare il nuovo accordo globale, e definisce quelli che ne saranno i punti cardine: mitigazione, adattamento, finanza, sviluppo e trasferimento tecnologico, capacity-building e trasparenza delle azioni e dei meccanismi di supporto.

Secondo gli accordi presi a Lima, da questo testo bisognerà estrapolare una prima bozza di testo negoziale (molto più corta) entro fine aprile 2015. Poiché la conferenza di Ginevra è l’unica sessione antecedente a questa scadenza, il compito dei delegati in Svizzera sarà proprio quello di rendere tale bozza disponibile alla conclusione della conferenza, venerdì 13 febbraio.

Guideranno i negoziati Ahmed Djoghlaf (Algeria) e Daniel Reifsnyder (Stati Uniti), neoeletti Co-chair dell’ADP i quali, nel definire l’agenda dei lavori tramite una nota informativa, sono apparsi fiduciosi di riuscire a portare a termine la conferenza raggiungendo gli obiettivi prefissati entro le tempistiche stabilite. Non è esclusa, tuttavia, la possibilità di uno slittamento fino alle prime ore di domenica 15, soprattutto qualora dovessero verificarsi, nelle prime ore, divergenze fra le Parti sull’agenda e le modalità di lavoro.

In ogni caso, i tempi stringono: a partire da Ginevra, ed a tutti i summit intermedi successivi, ogni fallimento potrebbe precludere la possibilità di raggiungere un accordo a Parigi. Un lusso che non possiamo permetterci.

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