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Maroni indagato, ex dg Eupolis ha patteggiato. Inchiesta verso la chiusura

Alberto Brugnoli, che si è dimesso lo scorso 13 ottobre, era accusato di turbativa del bando attraverso il quale l'ente di ricerca regionale aveva affidato il contratto a Mara Carluccio, ex collaboratrice del governatore lombardo che lo scorso 9 dicembre non si è presentato in Procura per essere interrogato
Maroni indagato, ex dg Eupolis ha patteggiato. Inchiesta verso la chiusura
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Come previsto l’ex dg di Eupolis Alberto Brugnoli ha patteggiato una pena di 8 mesi di reclusione con la condizionale e la non menzione e 400 euro di multa ed esce dall’inchiesta nella quale il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è indagato per presunte pressioni per far ottenere contratti con l’ente di ricerca regionale e con Expo 2015 a due sue ex collaboratrici.

L’istanza di patteggiamento è stata accolta questa mattina dal giudice per l’udienza preliminare Andrea Ghinetti con il parere favorevole della Procura. Brugnoli, che si è dimesso lo scorso 13 ottobre, è accusato di turbativa del bando attraverso il quale Eupolis aveva affidato il contratto a Mara Carluccio, ex collaboratrice di Maroni. Da quanto si è saputo, Brugnoli ha deciso di patteggiare per chiudere con la vicenda e tornare alla carriera accademica, come docente di Economia all’Università di Bergamo.

Oltre a Maroni, nell’inchiesta, che è in via di chiusura, sono indagati tra gli altri il segretario generale della Regione Lombardia Andrea Gibelli, il capo della segreteria del Governatore Giacomo Ciriello e il dg di Expo Christian Malangone. Maroni aveva ricevuto un invito a comparire da parte del pm Eugenio Fusco per lo scorso 9 dicembre ma non si era presentato in Procura. Nei confronti dell’ex ministro il pm ha ipotizzato presunte pressioni per un viaggio a Tokyo nell’ambito del ‘World Expo Tour’ fissato per la fine dello scorso maggio e a cui avrebbe dovuto partecipare una sua ex collaboratrice, Maria Grazia Paturzo, e per il contratto ottenuto dalla Mara Carluccio.

Riguardo la trasferta nipponica la società Expo fece presente, come è risultato dagli accertamenti, che non poteva pagare le spese anche a Maria Grazia Paturzo, la quale aveva ottenuto un contratto di collaborazione con la società in seguito, secondo l’accusa, alle insistenze da parte di Maroni. Maroni poi, decise all’improvviso di annullare il viaggio a Tokio per un altro appuntamento istituzionale a Berna e al suo posto la Regione Lombardia venne rappresentata da una delegazione guidata da Mario Mantovani.

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