“Un’ora di ricongiungimento tra anima e corpo”. Questa è solo una, tra le più popolari, delle 4.743 proposte inviate al sito www.labuonascuola.gov.it. Nei due mesi di consultazione sulla riforma Giannini gli italiani hanno detto la loro nelle cosiddette “stanze”: uno spazio online dove si poteva dibattere sulle idee del Miur, esprimere i propri “like” (sono arrivati 129.455 mi piace) e persino proporre dei progetti.

I risultati sono la prima fotografia dei desiderata degli italiani sulla scuola: dal pedagogista d’istituto, alla detrazione fiscale per il trasporto scolastico, alla biblioteca del libro usato. L’argomento che ha destato maggiore interesse è stato quello denominato “Sblocca Scuola” ovvero le norme e le procedure da abolire: sono arrivate 979 proposte e 29.956 like. Sotto questo capitolo la proposta più popolare l’ha fatta Samuele Amendola che vorrebbe un pedagogista e un educatore in ogni istituto: un’idea che ha raccolto 2.302 like e 1.109 commenti positivi. Tra i suggerimenti presi maggiormente in considerazione anche quello di Massimo che scrive: “Per sbloccare davvero la scuola, bisogna innanzitutto diminuire gli alunni per classe”.

In 23.997 hanno cliccato “mi piace” nella “stanza” dedicata al “diventare insegnanti” dove, Santina Russo, ha raggiunto 3.606 like proponendo le immissioni in ruolo del 2015 con il triplo canale ovvero il 33% dalla graduatoria ad esaurimento; il 33% dal concorso 2013 e un altro 33% dalla seconda fascia d’istituto. Terzo in classifica per interesse il capitolo dedicato ai minori costi per le famiglie che ha raccolto 196 proposte e 6446 like. Mamme e papà si sono scatenati: da chi come Davide Guarneri propone i genitori nel nucleo di valutazione; a chi vorrebbe libri di testo disponibili online; a chi desidera una mensa etica.

Anche i docenti hanno preso “carta e penna” e detto la loro sulla formazione: in vetta alla classifica delle proposte arrivate dai prof, l’idea di un’ora di educazione psico affettiva che è stata gradita da 321 persone: “Oltre al saper fare e al sapere tout court, non va tralasciato il terzo fulcro: il saper essere. Gli insegnanti saranno interessati da corsi di formazione specifici e gli alunni saranno dotati da un corredo affettivo”. C’è poi chi pensa ai docenti più anziani e chi come Fabio Multineddu vorrebbe un anno sabatico. La questione digitale è sta divisa in tre stanze: “Digital makers”; “Ogni scuola connessa” e “Pensiero computazionale”. Scarso l’interesse per il “coding” che registra solo 25 proposte incassando un netto disinteresse pari a quello per la scuola e gli italiani all’estero. Mentre sulla digitalizzazione le proposte più quotate arrivano da Antonio Fini che con 197 like si piazza in vetta alla classifica dei più popolari chiedendo una connessione in ogni aula, affidabile e sicura. Originale l’idea di chi propone di riconoscere agli insegnanti come aggiornamento la frequentazione delle community promosse da docenti, genitori e studenti.

A destare meno successo sono le stanze sul “servizio civile per la buona scuola” (86 proposte e 1264 mi piace) e sulla “dispersione scolastica” (92 proposte; 1427 like). Tuttavia anche qui tra le proposte più popolari ne emergono alcune interessanti: Monica Lazzaretto, presidente di “Ascuolapuntocom” propone uno scambio tra i docenti che lavorano nelle comunità terapeutiche e quelli che stanno in classe mentre Rita Manzani  pensa ad una scuola dove pensionati e cassaintegrati possano occuparsi della piccola manutenzione, del giardinaggio, della consulenza informatica e della biblioteca. Anche se raccoglie solo 11 like è degna di essere menzionata la proposta dell’associazione nazionale dei promotori finanziari che chiede ore di educazione economica. Infine nelle “varie ed eventuali” si fanno sentire i sostenitori della scuola paritaria che chiedono, raccogliendo 2246 like, un intervento economico a loro favore.

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