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Maltempo, a Parma piena del fiume Taro. Allerta per il Po in Emilia

La Protezione civile dell'Emilia-Romagna in mattinata ha attivato alle 5 la fase di allarme per il comune e per alcune zone della provincia. L'allerta è poi rientrata. Oggi sono rimaste chiuse le scuole nella zona rossa delimitata dopo l'alluvione del 13 ottobre scorso
Maltempo, a Parma piena del fiume Taro. Allerta per il Po in Emilia
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L’emergenza meteo non è ancora formalmente chiusa, ma Parma tira un sospiro di sollievo. Il comitato di soccorso in prefettura ha preso atto che la piena è passata senza gravi danni. Il Comitato resta aperto fino a stasera alle 18, quando è convocato un nuovo incontro. Nella notte tutto è filato liscio, anche se il Taro ha raggiunto a Fornovo i 2,83 metri, la seconda misura di sempre. Ora riflettori puntati sul Po, prossimo, spiega il Comune, al raggiungimento del livello di guardia. Mentre a Modena sul fiume Secchia il Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino sono stati chiusi al traffico per precauzione. Le acque hanno raggiunto la soglia degli otto metri, oltre la quale scatta il provvedimento. Per ora non sono previste limitazioni per l’attività scolastica nei prossimi giorni.

Sui corsi d’acqua del parmense la situazione è in miglioramento e per le prossime ore sono previste solo piogge lievi sul crinale. I 2,83 metri del Taro a Fornovo sono appunto la seconda misura di sempre, rispetto ai 3,13 metri del 8 novembre 1982, quando si registrò il crollo di un ponte. Situazione sotto controllo anche nei torrenti: in particolare la Parma ha raggiunto sul Ponte Verdi i 2,83 metri alle 5 di questa mattina, una misura elevata, ma non tale da rendere necessaria l’apertura della cassa di espansione (che resta disponibile integralmente in caso di necessità), mentre il Baganza si è fermato al colmo di 1,38 metri a Marzolara, contro gli oltre 3 metri del 13 ottobre, quando esondò e allagò una parte della città.

Nella notte appena passata, volontari e uomini delle istituzioni preposte alla sicurezza hanno lavorato senza sosta per mettere al sicuro la città: il Baganza è stato presidiato in permanenza, in corrispondenza delle Piccole Figlie è stato eretto un argine per limitare gli effetti di eventuali esondazioni e sulle rive del torrente, a valle del ponte della tangenziale, sono stati rafforzati gli argini con 10.000 sacchetti di sabbia, in piccola parte collocati anche sulla Parma in corrispondenza del nuovo ponte a nord della stazione ferroviaria. Altri 13 bancali, con 3.000 sacchetti preparati dai volontari restano a disposizione della protezione civile.

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