È una variante di Uber Pop con la differenza che in questo caso non c’è autista e si affitta solo l’auto. Getaround è una nuova app già attiva a San Francisco, Portland, Chicago, Austin e San Diego dove normali proprietari di automobili decidono di praticare il car sharing mettendo a disposizione, a pagamento, la loro auto. “Negli Stati Uniti ci sono 250 milioni di auto che stanno ferme per 22 ore al giorno – spiega l’azienda -. Ognuna di queste costa in media 8.000 dollari l’anno, ma utilizzando Getaround si possono guadagnare anche 800 dollari al mese”.

Rispetto a Uber Pop, il servizio che fa imbestialire i tassisti dove un’autista senza licenza trasporta passeggeri con la propria vettura, l’utente trova la macchina tramite la app, la utilizza e la restituisce nel luogo indicato. Non si pagano quote associative, ma solo il tempo di utilizzo. Per entrare a fare parte del network bisogna possedere un’auto non più vecchia di 10 anni con al massimo 125.000 km. Si sceglie un nome, la si descrive anche con qualche foto e si spiega dove ritirarla e consegnarla. Altre indicazioni possono essere date privatamente al momento del noleggio. Ovviamente bisogna decidere il prezzo del noleggio che, secondo i consigli di Getaround, all’inizio è meglio mantenere un filo più basso di quello di mercato per iniziare a racimolare i primi clienti. Una mappa segnala le auto disponibili e quando viene effettuata la scelta è possibile arrivi un messaggio del proprietario che avvisa di avere fatto il pieno e di avere pulito la macchina un paio di giorni fa. Ma le chiavi? Ogni auto Getaround è provvista di un sistema wireless che parla con la app. Attraverso la connect key dell’applicazione si sblocca l’auto e si aprono le porte. All’interno si trovano le chiavi.

Alcuni proprietari, che evidentemente hanno fatto un business di questa attività, si preoccupano per i loro utenti al punto che hanno attrezzato l’auto con la possibilità di ricaricare lo smartphone oppure hanno lasciato qualche bottiglia d’acqua.

L’importo della corsa viene addebitato automaticamente sulla carta di credito al momento della prenotazione, mentre le spese di parcheggio durante il periodo di utilizzo ed eventuali multe sono tutte a carico dell’utente. In caso si voglia estendere il noleggio si fa tutto tramite la app. Per la benzina, analogamente a quanto succede nel classico noleggio, molti utenti chiedono di riempire il serbatoio alla fine del prestito. Tutte le auto che fanno parte del network sono assicurate da Getaround che si prende una commissione del 40% che copre i costi dell’assicurazione e quelli dell’assistenza anche in caso di incidenti garantita 24 ore su 24.

Articolo Precedente

iOS 8.1, al via Apple Pay: per 2014 la Mela punta a fatturato record

next
Articolo Successivo

Eztaxi, la app per i tassisti: così gli utenti sapranno dove è l’auto più vicina

next