La Cgil di Susanna Camusso boccia la manovra annunciata da Matteo Renzi a Bergamo, davanti alla platea di Confindustria. “Ci sono tagli di spesa consistenti, credere che la crescita partirà grazie ad una manovra fiscale, un mix di tagli e minor tasse a favore delle imprese è un errore – afferma il segretario generale – non è questione di destra o di sinistra”, ricordando come anche il governo Obama abbia invertito la rotta su questo, per tirar fuori l’America dalla recessione. “Abbiamo poche risorse, non si vuole garantire giustizia sociale con una patrimoniale? Allora queste poche risorse dovrebbero essere indirizzate in un grande piano per il lavoro”. Sugli ottanta euro in busta paga invece dichiara: “Ci mancherebbe altro che il governo non le avesse confermati, però anche lì se non c’è lavoro i consumi non ripartono”. Poi annuncia la manifestazione del 25 ottobre a Roma, “ci sarà una conferenza che spiegherà tutti i dettagli la prossima settimana”. “Non cambiamo idea, andiamo avanti contro questi provvedimenti del governo, la fiducia al Jobs act alla Camera non cambia nulla, siamo contro queste politiche del lavoro e chiediamo un cambio”. Presentata inoltre durante la conferenza stampa anche una ricerca condotta dall’istituto Tecnè sul sindacato. ”A dispetto della vulgata corrente, gli intervistati vedono come utile una forma di rappresentanza, si sentono più tutelati e rischiano meno l’isolamento” chiosa la Camusso  di Irene Buscemi

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