“Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono”. Si affidano alle parole del padre della scienza moderna, Galileo Galilei, gli organizzatori di BergamoScienza per spiegare il senso della XII edizione del festival, che si svolge dal 3 al 19 ottobre nella città lombarda. Filo conduttore dell’edizione 2014 l’ambiente marino e l’uso sostenibile delle sue risorse.

Per l’occasione, sarà presentata in anteprima una mostra interattiva dal titolo “Risorsa mare. La trasformazione della materia di origine marina – cibo e materiali”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Città della Scienza di Napoli. “La solidarietà con la Città della Scienza (per il rogo doloso del 4 marzo 2013 che l’ha quasi interamente distrutta, ndr) si è trasformata in una partnership il cui primo risultato è la mostra sul mare – afferma Mario Salvi, presidente dell’Associazione BergamoScienza -. La nostra sfida è far conoscere la manifestazione oltre i confini della Lombardia, stringendo legami con i festival scientifici italiani e internazionali, a partire dal Festival della scienza di Genova, e partecipando all’Expo 2015 con una serie di eventi ospitati dal Padiglione Italia”.

La rassegna si aprirà all’insegna dei Nobel, a pochi giorni dall’assegnazione dei premi del 2014. Il festival sarà, infatti, inaugurato dalla seconda “Levi Montalcini’s Lecture” – una lectio magistralis in onore della scienziata scopritrice del fattore di crescita dei nervi, scomparsa il 30 dicembre 2012 -, tenuta dal biologo molecolare sudafricano Sydney Brenner, che ha ricevuto nel 2002 il prestigioso riconoscimento in medicina per i suoi studi sulla regolazione genica e il suicidio cellulare programmato. Lo scienziato rifletterà sul tema “Biologia umana: il futuro della ricerca biomedica” e, in particolare, sugli studi legati al genoma umano. La conferenza iniziale sarà, inoltre, preceduta dalla presentazione del volume “Le forme della vita. Scienza e bellezza nelle lezioni dei Nobel”, una raccolta degli interventi dei nove premi Nobel che hanno preso parte alle precedenti edizioni di BergamoScienza. La giornata conclusiva, invece, vedrà come protagonista un altro Nobel in medicina, Michael Stuart Brown, premiato nel 1985 per le sue ricerche sul metabolismo del colesterolo, che chiuderà la rassegna con una conferenza dal titolo “un secolo di colesterolo e coronarie”.

Il programma delle due settimane è fitto di appuntamenti, 176 tra spettacoli, laboratori, proiezioni cinematografiche e conferenze, non solo di scienziati ma anche di artisti e musicisti. Eventi gratuiti che sarà possibile seguire anche in streaming sul sito del festival. Difficile elencarli tutti. Si parlerà, ad esempio, di staminali e tumori con Pier Paolo Di Fiore, dell’Istituto europeo di oncologia e di vaccini con Ian Wilson, dello Scripps Research Institute californiano. Il neurofisiologo Marcello Massimini tratterà, invece, l’affascinante tema di come capire e misurare la coscienza umana. Molte le conferenze di paleontologia. David Lordkipanidze, racconterà la storia dei fossili del cosiddetto “Homo Georgicus”, il più antico esemplare del genere Homo rinvenuto fuori dall’Africa, a Dmanisi, in Georgia, risalente a circa 1,8 milioni di anni fa. Michael Benton, dell’University of Bristol, discuterà della più grande estinzione di massa di tutti i tempi. Dominique Raynaud, membro del comitato Onu sui cambiamenti climatici (Ipcc), ricostruirà, invece, la storia climatica della Terra. Altro tema trattato sarà lo sviluppo delle nanotecnologie, con un intervento di Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia.

In programma anche tavole rotonde su alcuni temi di attualità che suscitano dibattito, come la sperimentazione animale o l’uso delle cellule staminali a scopo terapeutico. E non potrà mancare l’esplorazione spaziale, grazie all’astronauta Luca Parmitano, ambasciatore del semestre italiano di presidenza dell’Ue, che racconterà i suoi 166 giorni nello spazio a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss).

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