Nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia: l’accordo è stato raggiunto questa sera dagli ambasciatori dei 28 paesi membri del’Ue e sarà formalizzato lunedì 8 settembre con una procedura scritta. Il nuovo giro di vite ai rapporti economici con Mosca, dopo il vertice Nato delle scorse ore, è stato annunciato con una lettera congiunta dai presidenti del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e della Commissione Josè Manuel Barroso: “Darà al’Unione europea uno strumento efficace, che ci consentirà di dare una risposta in breve tempo” e “aumenterà l’efficacia delle misure già adottate”. Un pacchetto di sanzioni “rafforzato”, “duro e corposo”, che prevede “misure di carattere finanziario ed economico” aveva anticipato il premier Matteo Renzi, e studiato “in coordinamento” con gli Stati Uniti, pronti, a loro volta, a prendere un’iniziativa analoga, se il cessate il fuoco concordato a Minsk tra i presidenti ucraino Petro Poroshenko e russo Vladimir Putin si rivelerà un flop. La risposta di Mosca è arrivata in mattinata: “Se la nuova lista di sanzoni dell’Unione europea entra in vigore – si legge in un comunicato del ministro degli Esteri russo – da parte nostra ci sarà senza alcun dubbio una reazione“. Per ora Mosca ha esteso il bando di importazione dei dolciumi a tutte le marche, non più solo alkla Roshen di Petro Poroshenko i cui prodotti sono proibiti da tempo.

Nel mirino delle nuove sanzioni gli stessi settori già toccati il 31 luglio: il mercato dei capitali, la difesa, i beni a doppio uso civile e militare, le tecnologie sensibili. C’è inoltre una nuova lista di persone, alle quali saranno congelati beni e bloccati visti, che includono la nuova leadership di Donbass, il governo della Crimea e personalità russe. Il pacchetto si legge ancora nella lettera di Van Rompuy e Baroso, “rafforzerà il principio che le sanzioni dell’Ue hanno l’obiettivo di promuovere un cambio di atteggiamento della Russia in Ucraina”. L’ultima parola però spetta alle capitali, una decisione che comunque “richiederà lo spazio di 72 ore”. Una finestra temporale per valutare con attenzione quanto avviene nell’Ucraina orientale, perché, come ha osservato Renzi, l’applicazione delle misure andrà di pari passo con l’attuazione dell’accordo sulla tregua annunciata a Minsk. “Al cessate il fuoco devono seguire i fatti”, ha affermato il presidente Usa, Barack Obama, perchè se la Russia continuerà ad alimentare le tensioni ci saranno nuove sanzioni.

In una nuova maratona di 48 ore gli ambasciatori dei 28 (Coreper) si sono confrontati sulle proposte varate dalla Commissione, vagliando anche le virgole – raccontano fonti diplomatiche – nel tentativo di limitare i danni per le proprie economie, dato che le ripercussioni delle misure restrittive già varate si stanno facendo sentire, gravemente appesantite anche dalle contromisure di Mosca su varie categorie di prodotti agroalimentari, con embargo per un valore stimato di oltre cinque miliardi di euro, di cui 200 milioni per l’Italia. Per questo non sono mancate espressioni di scetticismo sulle nuove misure, emerse già fin dalla prima ora, arrivate soprattutto dai paesi più piccoli, come Repubblica Ceca e Slovacchia. Durante il dibattito tra i rappresentanti dei Paesi divergenze e limature si sono registrate sulla formula per indicare le misure che vietano alle imprese statali russe di finanziarsi attraverso prestiti negoziati in Ue, così come sui nuovi nomi di persone o entità da aggiungere alla black list che prevede il blocco dei visti ed il congelamento dei beni.

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