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Ospedale di Parma, larve anche in terapia intensiva. Ispezione Nas in Cardiochirurgia

Ospedale di Parma, larve anche in terapia intensiva. Ispezione Nas in Cardiochirurgia
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Non solo le sale operatorie di Cardiochirurgia. Ora l’allarme insetti all’ospedale Maggiore di Parma si è esteso anche a un nuovo reparto. Alcune larve di mosca sono state ritrovate nella sezione di Terapia intensiva post operatoria, che è stata chiusa e dove sono in corso operazioni di bonifica e disinfestazione che dureranno alcuni giorni. A rendere noto l’episodio è stata la Conferenza territoriale sociale e sanitaria, che si è riunita mercoledì 10 luglio in Provincia. A convocare il tavolo d’urgenza era stato il presidente Vincenzo Bernazzoli, dopo che alcune larve di insetti erano state avvistate nel controsoffitto di una delle tre sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia. Da subito la direzione dell’ospedale aveva provveduto a chiudere le sale e a disinfestare gli ambienti. Nella giornata di mercoledì anche i Nas hanno effettuato un’ispezione nelle sezioni di Cardiochirurgia che erano state interessate dall’allarme, per verificare lo stato dei locali e le condizioni del reparto.

“L’esecutivo della Ctss – ha comunicato il direttivo della Conferenza – ha preso atto degli eventi che si sono verificati presso l’ospedale Maggiore, di cui l’ultimo in data di ieri, relativamente alla presenza di alcune larve di mosca in due ambienti: in precedenza in una sala operatoria di cardiochirurgia, già risolto, e successivamente presso la sezione di terapia intensiva post operatoria, in cui sono tuttora in corso interventi di sanificazione”. Il problema che all’inizio sembrava essere isolato a una sola stanza del nosocomio e probabilmente causato dalla carcassa in putrefazione di un piccione deceduto all’interno di una delle intercapedini del condotto di areazione, riguarderebbe dunque anche altri ambienti. Una delle cause potrebbe essere sicuramente la presenza di piccioni. Numerose sono le segnalazioni da parte di pazienti e visitatori sui volatili fuori da molti reparti dell’ospedale, molti dei quali, come quello di Lungodegenza, hanno cornicioni e finestre spesso ricoperte da escrementi.

I componenti della Conferenza però hanno rassicurato i cittadini per quanto riguarda la salute: “Tali accadimenti non hanno prodotto alcuna conseguenza sulla salute dei pazienti e degli operatori – continua la nota – né ricadute negative sull’attività: ciò grazie al tempestivo intervento di tutti gli operatori che, pienamente coinvolti, hanno messo in atto tutti gli interventi necessari a garantire questo risultato”. Intanto anche il reparto di terapia intensiva è stato chiuso e i pazienti sono stati trasferiti in altri settori. Inoltre sono state avviate una serie di verifiche su tutta la struttura, in attesa che la Conferenza territoriale sociale e sanitaria torni a riunirsi il prossimo 17 luglio. “Sull’intera vicenda – assicurano i membri del direttivo – sarà garantita la massima informazione e trasparenza”.

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