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Disabili: caro direttore Lanati, perché pagare un ipovedente per non lavorare?

Commenti

Gentile Direttore Generale Ing. Giovanni Lanati (Direzione Generale Territoriale del Nord-Est)

sono il Dott. Luca Faccio da Bassano del Grappa (Vi). Mi occupo di tematiche sociopolitiche con particolare attenzione alla disabilità.

Le scrivo in quanto sono rimasto molto colpito dalla vicenda del signor Massimo Vettoretti presidente dell’Uici di Treviso (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) impiegato assunto come centralinista presso l’ufficio della motorizzazione civile di Treviso. Il signore che è non vedente, da quattro anni non può svolgere il proprio lavoro perché privo degli ausili adeguati come un computer fornito di un software che gli permetta la lettura dei testi e un telefono funzionante, in sostanza si reca ogni giorno sul posto di lavoro per poi non lavorare affatto, ma viene comunque stipendiato 1.150€ al mese.

Come giustamente fa notare Massimo Vettoretti se si è assunti in un azienda deve essere l’azienda che fornisce tutti gli  strumenti per poter lavorare e non deve essere il dipendete ad dover utilizzare i propri, come ha fatto inizialmente Massimo, non crede?





Per cortesia può spiegare quali sono le  difficoltà che l’Ente che lei dirige incontra nel creare una postazione e un ambiente idoneo per il signor Vettoretti?  

Chiedo un intervento immediato per risolvere tale situazione, perché è assolutamente assurdo e paradossale nel 2014 accadano ancora queste vicende.

Mi rendo disponibile a collaborare con lei per risolvere tale situazione.

In attesa di una sua risposta scritta, che verrà pubblicata qui nel mio blog la ringrazio anticipatamente.

Cordiali Saluti.

Per segnalare la vostra storia scrivete a: raccontalatuastoria@lucafaccio.it

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