“Sono sudato, è stato impegnativo. Vi auguro di non capitare mai sotto un Pubblico ministero“. Così Denis Verdini, senatore di Forza Italia, commenta l’udienza preliminare di oggi di fronte al Gup di Firenze Fabio Frangini, nel procedimento che lo vede imputato per la bancarotta fraudolenta del Credito Cooperativo Fiorentino, di cui Verdini è stato presidente fino al 2010. “E’ stato un supplizio. Io sono un uomo di strada, non sono un uomo d’Aula. Neanche in quelle di scuola, figurarsi quelle di tribunale” ha poi aggiunto a chi gli chiedeva se oggi non ci sia stato “uno show” da parte sua. Burrascosi i toni del contro-esame, un colloquio durante il quale Verdini avrebbe risposto più volte “a tono” e dove si sarebbe definito “un coglione” per essersi indebitato al fine di non lasciare che i giornalisti (delle sue imprese editoriali) “finissero sulla strada”. Il procedimento vede 60 indagati, tra i quali il fondatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri  di Max Brod

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