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Pio Albergo Trivulzio, case svendute ai politici: chiuse le indagini

La Guardia di Finanza ha notificato l'avviso di conclusione a 15 indagati tra cui l’ex presidente del Pat, Emilio Trabucchi, l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti (a giudizio per aver ricevuto i voti della 'ndrangheta) e Carla Vites, moglie dell’ex assessore regionale Antonio Simone (a processo per il caso Maugeri)
Pio Albergo Trivulzio
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Case di lusso cedute a prezzi di favore o quasi. E così sono due i milioni di danni per il Pio Albergo Trivulzio quantificati dalla Procura di Milano che ha chiuso l’indagine sulle procedure di dismissione di alcuni immobili, situati in pieno centro a Milano. Gli ex amministratori del Pat vrebbero permesso a persone a loro legate “da rapporti personali-politici di favore” e a “soggetti di rilievo nella realtà amministrativa lombarda” di acquistare immobili in centro a Milano a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato.

La Guardia di Finanza ha notificato l’avviso di conclusione a 15 indagati tra cui l’ex presidente del Pat, Emilio Trabucchi, l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti (a giudizio per aver ricevuto i voti della ‘ndrangheta) e Carla Vites, moglie dell’ex assessore regionale Antonio Simone (a processo per il caso Maugeri)

Nel registro degli indagati anche cinque funzionari del Pat, tra cui anche gli ex dg Guido Fontana e Fabio Nitti, e a dieci acquirenti degli immobili al centro delle indagini (tra cui Zambetti e Vites). Tra gli indagati anche Liliana Zuppinger, moglie del senatore Romano Comincioli, morto del 2011, e alcuni manager della sanità lombarda. Le accuse per i 15 indagati, a vario titolo, sono turbativa d’asta, truffa aggravata e abuso d’ufficio. 

Gli ex funzionari del Pat, secondo l’accusa, avrebbero turbato le procedure di dismissione di alcuni immobili di lusso, situati in pieno centro a Milano, favorendo gli interessi degli acquirenti e con un danno nei confronti del Pat quantificato in due milioni di euro. Sui profili di danno erariale sta indagando la Procura della Corte dei Conti della Lombardia.

Nell’ambito dell’inchiesta con al centro la storica istituzione di assistenza agli anziani, vent’anni fa travolta da ‘Tangentopolì con l’arresto di Mario Chiesa, nel luglio del 2012 c’era già stata una ‘raffica’ di perquisizioni con la Finanza he era entrata alla ‘Baggina’ per notificare un decreto anche all’allora direttore generale Nitti per su una serie di vendite sospette del patrimonio immobiliare dell’ente, tra cui due palazzi, per un totale di quasi 2200 metri quadri, in pieno centro a Milano. L’inchiesta era nata proprio dallo scandalo Affittopoli

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