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Caso Genovese, mercoledì 14 maggio la Camera vota per autorizzare l’arresto

Il deputato del Partito democratico è accusato di associazione per delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Il 7 maggio la giunta con la maggioranza formata da Pd, M5s e Sel aveva bocciato la relazione di Ncd che diceva no alla misura cautelare
Caso Genovese, mercoledì 14 maggio la Camera vota per autorizzare l’arresto
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Il voto dell’aula sull’autorizzazione all’arresto, richiesta dalla procura di Messina nei confronti del deputato Pd, Francantonio Genovese, è stato inserito nel calendario dei lavori di mercoledì 14 maggio, al termine delle votazioni sul decreto Lavoro. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera. Venerdì scorso la Giunta delle autorizzazioni di Montecitorio si era espressa a favore dell’arresto del deputato Pd, imputato per associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. L’organo parlamentare si era infatti espresso contro la relazione di Antonio Leone (Ncd), che aveva proposto invece di negare l’autorizzazione. A favore del provvedimento restrittivo avevano votato Pd, M5S e Sel (12 voti), contro si erano pronunciati i 5 deputati di Ncd, Fi, Sc e Popolari per l’Italia.

Il 7 maggio scorso, una maggioranza formata da Pd, M5S e Sel aveva bocciato con 12 voti la relazione di Antonio Leone (Ncd) che diceva no alla misura cautelare nei confronti del deputato, a cui sono contestati i reati di associazione per delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. In giornata il Movimento 5 stelle aveva lanciato il mailbombing da parte degli attivisti per chiedere la calendarizzazione immediata dell’arresto. I deputati del Movimento 5 stelle sul loro profilo Twitter avevano scritto: “Arresto Genovese! Chiediamo alla Boldrini di buttarlo fuori prima delle elezioni. Passaparola!”.

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