“La contraddizione dell’Ilva di Taranto deve portare ad un cambiamento, anche nei sindacati. La maggioranza delle persone non sono iscritte ai sindacati. Il problema è nostro”. Lo afferma Maurizio Landini, che puntualizza: “Essere invitato per il primo maggio di Taranto è stato un fatto importante. Si è riaperto un dialogo. Noi siamo di fronte ad una situazione di crisi di rappresentazione del sindacato. Ho accettato l’invito perché era un mio dovere farlo. Bisogna ricostruire una capacità di rappresentanza di tutte le forme di lavoro”

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