L’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna è senza presidente. Lunedì 28 aprile, a pochi giorni dalla notizia del suo rinvio a giudizio per falso e truffa, Gerardo Bombonato – dal 2004 alla guida dell’assemblea regionale della categoria – si è dimesso. Per la stessa vicenda nelle stesse ore ha fatto un passo indietro dalla sua carica anche Raymond Dassi, assessore in quota Partito democratico nel comune di San Lazzaro di Savena, anch’egli imputato con la sola accusa di truffa in concorso nel processo che si aprirà presto in tribunale a Bologna e che vedrà la Regione Emilia Romagna parte civile.

Gerardo Bombonato, 63 anni, giornalista professionista del Resto del Carlino e per un periodo responsabile ufficio stampa del consiglio regionale, era stato confermato per il quarto mandato alla presidenza dell’Ordine regionale dei giornalisti nel giugno 2013. Ed è proprio durante la sua esperienza lavorativa in Regione che, secondo il pubblico ministero Morena Plazzi si sarebbero verificati i reati contestati sia a lui che a Dassi. 

Secondo la ricostruzione della procura della Repubblica, Bombonato pagò Dassi, esperto web e allora collaboratore informatico della Regione, per un corso di formazione indirizzato ai giornalisti e agli impiegati dell’ufficio. Un progetto che doveva portare alla costruzione del software e del sito del consiglio regionale e alla sua successiva utilizzazione da parte dei dipendenti stessi dell’ufficio. Secondo l’accusa, dopo le prime lezioni il corso non fu mai portato a termine e nonostante ciò Bombonato firmò perché comunque i 10mila euro fossero pagati. “Abbiamo gli strumenti per dimostrare che il corso di formazione è stato fatto, tutto per intero”, aveva spiegato a ilfattoquotidiano.it Maria Grazia Tufariello, legale di Bombonato, contattata al momento delle prime notizie sull’indagine. Mercoledì 23 aprile, alla notizia del rinvio a giudizio, la legale ha ribadito la stessa convinzione: “Noi siamo sereni. Quando un giudice affronterà il merito della questione, cosa che il giudice per le udienze preliminari non ha potuto fare, riusciremo a dimostrare che si tratta di un equivoco”. 

La notizia delle dimissioni di Bombonato è arrivata da uno scarno comunicato del consiglio dell’ordine: “Gerardo Bombonato, nella riunione di oggi 28 aprile, ha rimesso il mandato di presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna. Il Consiglio esprime al collega Bombonato solidarietà e apprezzamento per la sensibilità dimostrata. Nella prossima seduta verranno assunte le decisioni conseguenti”. 

Anche la notizia delle dimissioni di Dassi è arrivata in mattinata. Il sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli, Pd, ha spiegato che Dassi aveva rimesso il mandato appena iniziata l’inchiesta. “Ora – ha scritto il primo cittadino in una nota – di fronte al rinvio a giudizio, nel pieno rispetto del controllo di legalità che è in corso e al fine di rendere ancora più limpida la sua posizione, Raymond mi ha nuovamente ribadito le sue dimissioni, che ho accolto”. 

Dassi, 43 anni, originario del Camerun, è stato il primo assessore di origine straniera in Emilia Romagna ed è stato membro del Forum nazionale del Pd per l’integrazione. “Ho fatto il lavoro a me affidato, con dedizione e slancio, come sempre. Chi mi ha denunciato è in mala fede e questo si vedrà”, aveva spiegato Raymond Dassi al Fatto, respingendo tutte le accuse.

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