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Eataly, sciopero a Bologna. I sindacati: “Precario licenziato senza preavviso”

I dipendenti dell'azienda dell'imprenditore renziano Oscar Farinetti hanno protestato in solidarietà con un dipendente assunto tramite agenzia del lavoro e a cui non è stato rinnovato il contratto: "Continuano ad espandersi, non si capisce perché tengano alcuni lavoratori in condizione di continua precarietà"
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“Precario, licenziato senza preavviso dopo un anno di lavoro”. Il punto vendita di Eataly a Bologna è rimasto chiuso per un’ora durante il giorno di Pasqua. La protesta è firmata dal sindacato Filcams Cgil in solidarietà al ragazzo assunto tramite agenzia per il lavoro e lasciato a casa, secondo quanto denunciato, “senza il minimo preavviso”.

“Non ci sono motivi”, si legge in una nota di Francesco Devicienti e Sonia Ronsini di Rsu Eataly Bologna, “per cui il lavoratore non debba essere confermato se non quello di sostituirlo con un lavoratore con contratto più conveniente. Non possiamo accettare questa logica: l’azienda va bene, sul territorio sta facendo sviluppo e sta incrementando l’occupazione”. A Bologna, l’azienda del renziano Oscar Farinetti ha appena investito sulla nuova realtà del “Mercato di mezzo” e nel 2015 aprirà “Fico”, quella che lo stesso imprenditore ha definito “una disneyland del cibo“. Anche per questo i sindacati chiedono spiegazioni: “L’azienda ha tutte le condizioni per ridurre la precarietà che invece si mantiene. Più di venti sono gli addetti ancora assunti con contratti a termine e di somministrazione, su un totale di circa 60 addetti”.

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