Polemica vivace tra Giuliano Ferrara e il blogger Daniele Martinelli durante il talk show di approfondimento “Agorà”, su Rai Tre. Il tema caldo del dibattito è il discusso post di Beppe Grillo su Renzi e Napolitano. “L’uso degli ebrei in campagna elettorale” – commenta il direttore de Il Foglio – “è squallido, sia che gli ebrei siano vivi sia che siano morti. Bisognerebbe sanzionare Grillo con un giudizio etico chiaro. Lui però non è una fanatico antisemita. E’ un demente. Un demente molto divertente con una retorica squisita. E’ un intrattenitore nazionale”. E sminuisce i voti al M5S: “Non è una cosa così preziosa o complicata: se c’è malumore nel Paese, si esprime attraverso il voto a un comico irriverente. E va bene, passerà”. Replica Martinelli: “Parliamo di uno che è venuto coi mutandoni e ha detto: “Io sono un libero servo”. Cioè, di Berlusconi. E dirige un giornale che farà 100 copie al giorno, prende 3 milioni all’anno di finanziamento pubblico e nel cda c’era l’ex moglie di Berlusconi. Ferrara che dà del demente a Grillo dimostra di essere intellettualmente disonesto. Dice che è un libero servo. Quindi, classifichiamo il personaggio“. Ferrara nega l’entità del finanziamento pubblico al proprio giornale e si difende: “Ho detto che siamo stati messi in mutande dalla signora Boccassini e mi sono dichiarato libero servo di un cittadino di cui era stata violata la privacy, perché ho il gusto del paradosso, ma non pretendo che l’onorevole o senatore grillino capisca i paradossi“. E rincara all’indirizzo di Martinelli: ” Lei non capisce un tubo dei paradossi, ma la prossima volta mettete un sottopancia e scrivete “libero servo”. Qualche minuto dopo, l’Elefantino parla dei transfughi di Forza Italia, a cominciare da Bonaiuti, definendoli “topi”. Ma precisa ironicamente: “E’ una formula per ridere, in senso metaforico. Lo dico soprattutto per il rappresentante grillino, non vorrei che adesso mi desse del gatto che mangia i topi”. Martinelli ribatte: “In questo Paese fare i giornalisti indipendenti e fare informazione passi per grillino. Io sono stato dell’ufficio stampa di Grillo e sono orgoglioso, così come sono orgoglioso di avere la stima di Grillo e di Casaleggio, perché io me lo posso permettere”  di Gisella Ruccia

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