“Sono stata forse l’unica persona che non ha chiesto a Berlusconi né soldi, né visibilità”. Germana Lancia, cinquantenne romana affetta da artrite reumatoide, per anni ha sperato che l’ex Cavaliere ascoltasse la sua richiesta: “Aiutare le persone disabili”. Il primo incontro nel ’94, a margine di un comizio elettorale il leader di Forza Italia scrive il suo impegno su un foglio di carta. Passano gli anni e Germana Lancia decide per tre volte di attenderlo a Palazzo Grazioli. L’ultimo colloquio nel 2008 quando B. le promette un incontro per la settimana seguente con Mara Carfagna e Maurizio Sacconi. “Niente, non c’è mai stato – racconta – gli ho dato quindici anni di tempo poi ho perso le speranze”. Oggi B. è stato affidato dai magistrati ai servizi sociali e aveva fatto richiesta per associazione legata alle persone bisognose di assistenza. “Spero che sia davvero motivato, se lo facesse solo per fare scena sarebbe veramente triste. Ha molto da imparare da questa esperienza ma non credo che possa portare le istanze dei disabili nei suoi programmi politici. Ormai è troppo tardi, sono passati vent’anni”  di Annalisa Ausilio

Articolo Precedente

Omosessualità: raccontarsi per vivere e la dignità di essere gay

next
Articolo Successivo

“Introdurre l’educazione sentimentale a scuola”. Sel lancia una petizione online

next