Nonostante la consulenza e i consigli del grande maestro dello scasso Dante Cruciani (Totò), l’audace tentativo di rapinare la cassaforte di un Monte dei pegni tentata da Peppe (Vittorio Gassman), pugile di poco talento, Mario (Renato Salvatori), nullafacente mantenuto dalle zie, Tiberio (Marcello Mastroianni), fotografo che bada al pupo mentre sua moglie è in prigione, il vecchio ladruncolo “Capannelle” (Carlo Pisacane) e il siciliano “Ferribotte” (Tiberio Murgia) che tiene la bella sorella Carmelina (Claudia Cardinale) segregata in casa, finisce male. Ma talmente male che dopo essere penetrati nell’appartamento preso di mira da giorni e aver sfondato il muro che li avrebbe portati dritti nell’appartamento vicino, proprio il Monte dei pegni, scoprono invece di aver bucato il muro sbagliato: si ritrovano nella cucina dell’appartamento stesso. Sconsolati si siedono e mangiano, dividendosi un tegame di pasta e ceci avanzata. Il giorno dopo il giornale titola “I soliti ignoti. Col sistema del buco rubano pasta e ceci” e il gruppetto, messi da parte i sogni di ricchezza, torna alla vita di stenti di tutti i giorni, quella di un’Italia che vive un periodo di grandi trasformazioni economiche e politiche prima dell’effettivo boom degli anni sessanta. Film del 1958, capolavoro del grande regista Mario Monicelli, capace di fondere la dimensione del comico con quella seria grazie anche alla scelta di  straordinari interpreti e alla scrittura perfetta di Age, Scarpelli e Suso Cecchi D’Amico, “I soliti Ignoti” sancisce la nascita della commedia all’italiana, glorioso filone a cui tre anni dopo “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi attribuirà  il suddetto nome.

La ricetta di oggi è proprio il bottino dei goffi ladruncoli del film, un piatto povero ma sano e gustoso, che ho scelto di arricchire con dello zafferano.

 

Maltagliati con crema di ceci allo zafferano




Ingredienti:

Per la pasta:

400 g di semola di grano duro

250 ml circa di acqua

1 pizzico di sale

Per la crema di ceci:

500 g di ceci lessati

brodo vegetale q.b

2 patate

1 carota

1 cipolla

1 spicchio d’aglio

olio extra vergine d’oliva

2 bustine di zafferano

sale

pepe

1 rametto di rosmarino

 

Preparate la pasta: su un piano di lavoro ponete la farina “a fontana” e versate l’acqua tiepida al centro. Con una forchetta incorporate la farina all’acqua e passate poi ad impastare con le mani. Lavorate la pasta con energia fino a quando risulterà liscia, compatta ed abbastanza elastica. A questo punto avvolgetela con della pellicola e fatela riposare per circa trenta-quaranta minuti in un posto fresco.  Nel frattempo tagliate la cipolla, sbucciate le patate, le carote e tagliatele a piccoli dadini. Preparate un soffritto con olio, cipolla, carote e patate e fate cuocere per circa dieci-quindici minuti. Aggiungete  i ceci lessati, salate, pepate e fate insaporire per qualche minuto. Unite ora ½ tazza di brodo bollente nella quale avrete precedentemente sciolto lo zafferano e fate cuocere a fuoco basso per circa venti minuti, aggiustando eventualmente di sale. Qualora il brodo dovesse evaporare, aggiungetene dell’altro un po’ per volta. Una volta che i ceci si saranno completamenti ammorbiditi, togliete da fuoco e passate tutto con un mixer, in modo da ottenere una crema abbastanza liscia. Passato il tempo previsto, stendete la pasta con un matterello fino ad ottenere una sfoglia dello spessore desiderato (in genere circa 2 millimetri). Infarinate la sfoglia, tagliate delle  strisce di pasta di dimensioni irregolari  di circa 4-5 centimetri di larghezza e da queste ricavate i vostri maltagliati, infarinandoli per non farli attaccare.

Cuoceteli in acqua bollente salata per circa due minuti, scolateli e conservate l’acqua di cottura. Versate i maltagliati  nella crema di ceci, aggiungete un po’ di acqua di cottura per volta e cuoceteli a fuoco basso per altri due o tre minuti.  La crema dovrà risultare cremosa e non troppo densa.  Servite caldi i vostri maltagliati allo zafferano, decorandoli con  un rametto di rosmarino fresco.

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