Corridori veri e staffette per beneficenza passando per i luoghi simbolo di Milano, la città italiana che va più di corsa. A due settimane dalla Stramilano che ha coinvolto 50mila amatori su varie distanze, domenica è maratona vera. I 42,195 chilometri della Milano City Marathon porteranno nelle strade del capoluogo lombardo oltre 15mila persone, agonisti e appassionati della distanza. Un successo che incrementa i numeri già da capogiro dello scorso anno – quando sfilarono in circa 13mila – grazie anche a un percorso pianeggiante e particolarmente veloce che aiuta le prestazioni cronometriche. In una giornata senz’auto, dai Navigli a piazza Duomo, passando per l’Arco della Pace e il Teatro alla Scala, la lunga corsa abbraccerà tutti gli scorci più caratteristici di Milano dopo la partenza in via Buonarroti a Rho alle 9.15, orario dello sparo che darà il là alla maratona riservata ai professionisti – vinta lo scorso anno dall’etiope Gemenchu Biru – e valida anche come campionato italiano assoluto e master.

Alle 10 toccherà agli amatori, impegnati in staffette da quattro persone (oltre 2200 le squadre) con il primo passaggio del testimone previsto dopo 13,5 chilometri. Seguono due frazioni da 10 chilometri e un ultimo tratto da 8,7 chilometri con arrivo in piazza Castello, dove è stato allestito il traguardo di entrambe le competizioni. Pura passione? Non solo. La maratona riservata agli amatori è direttamente collegata un charity program che coinvolge un lungo elenco di onlus. Ogni staffetta ha scelto al momento dell’iscrizione una onp il cui logo compare sul pettorale di gara dandole visibilità, oltre ad aver già contribuito con l’iscrizione a devolvere 40 euro a squadra. E’ il modello del così detto personal fundraising, dove chi corre diventa parte attiva e promotore della raccolta fondi.

Una rete che lo scorso anno ha permesso donazioni per oltre 600mila euro distribuiti tra 141 associazioni. Un occhio, la Milano City Marathon, lo strizza anche al rispetto dell’ambiente. Già nel 2013, la corsa milanese era stata la prima maratona europea a ricevere la certificazione ReSport relativa alla sostenibilità ambientale degli eventi sportivi che tiene conto di nove obiettivi da raggiungere. Obiettivo centrato un anno fa e rilanciato in questa edizione: l’organizzazione ha già risparmiato 160 chili di carta per i moduli d’iscrizione attraverso la procedura on line e punta a recuperare, grazie alla raccolta differenziata, il 60 per dei rifiuti prodotti durante la manifestazione. Aspettando lo start, ha già aperto i battenti il Marathon Village allestito in piazza Città di Lombardia, ai piedi del Palazzo della Regione. Millenovecento metri quadri di spazi espositivi che accolgono – oggi fino alle 20 e sabato fino alle 19 – le onlus coinvolte nel charity program, gli iscritti per la consegna dei pettorali di gara e numerose iniziative collaterali in attesa del via.

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