“In questo momento quello che più di tutti vive un momento di sofferenza è Beppe Grillo. Come si dice a Roma? Sta a rosicà. Ha avuto successo parlando di rinnovamento, ma ora che stiamo andando in quella direzione si sente franare la terra sotto i piedi“. Lo afferma Matteo Renzi in un’intervista a Sarah Varetto per Sky Tg24. “Io non sono qui per tutte le stagioni” – continua – “se vogliono fare le riforme, si fanno. Io non sto qui a minacciare elezioni o a dire “approvate le riforme, altrimenti vi porto a votare”, anche perché non spetta a me ma al presidente della Repubblica. Siamo qui perché si é capito che o si scardinava il sistema dall’interno interno o si andava verso l’implosione delle istituzioni“. Il premier interviene anche sul presidente del Senato Pietro Grasso, richiamato da Debora Serracchiani alla “disciplina di partito”, a seguito delle sue esternazioni sull’abolizione del Senato e sull’Italicum: “Non credo che il presidente Grasso sia intervenuto ieri nelle vesti istituzionali, perché non si è mai visto che il presidente del Senato interviene su un procedimento in corso o in itinere. La Costituzione assegna ai presidenti dei rami parlamentari un ruolo di terzietà, per cui i presidenti di Camera e di Senato non possono intervenire nel merito delle discussioni. Se sono arbitri, non possono giocare”. E aggiunge: “Se il presidente del Senato è intervenuto come presidente del Senato, ha commesso un errore dal punto di vista della forma, che è anche della sostanza del Pd. Il punto vero, però, è che io non sono d’accordo con Grasso: non si può continuare con il Senato così e coi senatori eletti”

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