Un “menù degustazione e vini per 14 coperti” che è costato 2.529 euro, ovvero 180 a testa. E’ il conto di un incontro “avvenuto l’11 marzo del 2009” tra l’allora governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, e “la consulta degli architetti Bie”. Lo stesso giorno al Ristorante Riccione il conto è stato di 1.067 euro per “un incontro con due parlamentari, un capogruppo di FI, un consigliere della IV commissione e due esperti del mondo accademico per discutere sull’inquinamento atmosferico”. Sono alcune delle spese dell’Ufficio di Presidenza della Regione Lombardia effettuate tra il 2009 e il 2011, quando era ancora governatore Formigoni (che non è indagato), contenute nella richiesta di archiviazione nei confronti di 20 ex assessori lombardi inoltrata dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi illeciti al Pirellone.

Nell’istanza firmata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D’Alessio, si specifica che sebbene le spese di rappresentanza esaminate presentino “costi sostenuti eccessivi o sproporzionati rispetto al numero e alla rilevanza istituzionale dei commensali, nonché rispetto alla caratteristiche dell’incontro” è stata accertata la loro “coerenza” con le norme vigenti in materia. E che tutt’al più la condotta tenuta rientra “nell’ambito di un abuso di diritto, astrattamente idoneo ad integrare una responsabilità contabile della Corte dei Conti“. Nella richiesta i pm dedicano anche alcune pagine all’ufficio di Presidenza, di cui hanno messo nero su bianco una serie di spese per cene, pranzi, e rinfreschi ai giornalisti o piccole spese per “il bar di rappresentanza del presidente”.

Ecco allora che oltre ai soldi spesi per l’incontro con gli architetti e per la “discussione inquinamento atmosferico”, spuntano ad esempio 393 euro di ristorante “per un incontro con un parlamentare – sono le parole testuali – e un capogruppo Pdl per discussione Expo” datato 14 luglio 2009. Qualche mese dopo, il 17 novembre 2009, “per un incontro con il direttore de Il Giornale Vittorio Feltri, per un’intervista istituzionale”, l’Ufficio di presidenza ha pagato 243 euro “per il servizio di colazione del giorno”, mentre il 17 febbraio del 2010 è stata presentata una richiesta di rimborso di 14,50 (come riporta lo scontrino fiscale) “per l’acquisto di olio, aceto e stuzzicadenti per il bar di rappresentanza del Presidente”.

E al di là dei 1.491 euro spesi il 29 ottobre di quatto anni fa “per una cena effettuata dal presidente con delegazione stampa e stampa locale per comunicati su interventi effettuati durante il Forum ‘La Lombardia a Shangai 2010′” e dei 2.942,50 euro pagati per il “servizio aperitivo” in occasione del “saluto del presidente ai giornalisti” del 19 dicembre 2011, c’è anche un rimborso del 14 giugno 2011 di 1 euro e 59 centesimi sotto la voce “acquisti urgenti” sempre per “il servizio bar di rappresentanza e per l’ufficio del presidente”.

Formigoni è stato rinviato a giudizio nei giorni scorsi con altri 9 imputati tra cui l’ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò per il caso Maugeri, uno dei filoni d’inchiesta aperti sul funzionamento del sistema sanità nella regione. E’ accusato di associazione per delinquere e corruzione.

Articolo Precedente

Regione Lombardia, chiusa indagini sulle spese pazze: 64 verso il processo

next
Articolo Successivo

Inchiesta P3, la giunta del Senato dà l’ok per l’uso delle intercettazioni di Verdini

next