Il governo Renzi ha ottenuto la fiducia. Il giovane ex rottamatore fiorentino ha dunque ottenuto quel che aveva sempre negato di volere: andare a palazzo Chigi subito dopo le primarie, senza passare dalle elezioni, in sostituzione di Enrico Letta, in coalizione con i “diversamente berlusconiani”, con in tasca una bozza di accordo sulle riforme istituzionali con Silvio Berlusconi. Le modalità di questo blitz e poi la lista dei ministri hanno suscitato critiche e perplessità anche tra i sostenitori della prima ora. Sono questi i presupposti di quell’opera di radicale rinnovamento politico su cui l’ex sindaco di Firenze ha costruito il suo consenso? O la rottamazione è da considerarsi solo uno slogan di successo per definire il cambio del gruppo dirigente al vertice del Pd? Lo abbiamo domandato ai cittadini per le strade di Milano e ora lo domandiamo a voi. è ancora presto per dirlo o siamo di fronte al solito bluff? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più  di Piero Ricca, riprese Ricky Farina

 

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