Roberto Zelioli, assessore all’urbanistica del comune di Albinea, era scomparso nel nulla il 28 dicembre ed è stato ritrovato il 3 gennaio dalle autorità della Romania sui binari di una stazione di Bucarest. Nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio sono stati i suoi familiari a comunicare la notizia: “Abbiamo appreso nella serata di ieri dalle forze dell’ordine che è stato ritrovato, nei pressi di una linea ferroviaria in Romania, nella stazione di Branesti, presso Bucarest, il corpo di un uomo che, dalle immagini in loro possesso potrebbe essere quello di Roberto. Il ritrovamento è avvenuto nei primi giorni di gennaio, il 3 per la precisione, e quindi a ridosso della scomparsa, ma il collegamento al nome dell’assessore è stato ipotizzato solo nelle ultime ore. Sono in corso accertamenti da parte delle autorità rumene, in collaborazione con quelle italiane, finalizzati a verificare la sicura identità e la dinamica dei fatti. La famiglia è in contatto con le autorità competenti, in Italia e Romania, per seguire tutti gli accertamenti necessari”.



L’amministratore del paesino sulle colline di Reggio Emilia, 52 anni, era un personaggio molto conosciuto nell’ambiente della sinistra reggiana ed emiliana: negli anni Ottanta era stato segretario provinciale della Fgci, in una delle federazioni comuniste più importanti d’Italia. Nel decennio successivo era stato anche consigliere comunale nel capoluogo tra le file del Partito democratico della sinistra. Infine da molti anni era nella giunta comunale del piccolo paese sulla collina reggiana, dove risiedeva. A sceglierlo per quella carica era stata l’attuale deputata Pd e sindaco uscente Antonella Incerti.

Zelioli (che non era mai entrato nel Pd) era stato sposato anche con l’attuale consigliere regionale eletto con il Psi Rita Moriconi, con la quale aveva avuto una bambina. Ma l’assessore non era noto solo per la politica. Era infatti anche a capo della ditta Pressline, marchio leader nel mondo della comunicazione giornalistica, perché offre, soprattutto alle associazioni e agli anti pubblici, un servizio di rassegna stampa. Tra le motivazioni del suo allontanamento si era pensato subito ad alcuni problemi economici attraversati proprio dall’azienda. Ma in un secondo momento si era fatta largo anche la pista degli affetti. Zelioli infatti, proprio nei giorni della scomparsa, tra Natale e Capodanno, aveva avuto un litigio con la sua attuale compagna, da cui aveva avuto una bambina (Zelioli ha avuto tre figli con tre donne diverse).

Dopo quello scontro il 52enne non si era poi fatto sentire con lei, mentre aveva avuto l’ultimo contatto con la sua famiglia il 30 dicembre. Poi più niente. Zelioli si era infatti allontanato in auto dalla sua casa di Albinea lasciandovi il cellulare spento. La sua auto era stata poi ritrovata nei pressi della stazione di Reggio Emilia. Infine, dopo settimane di ricerche, gli inquirenti, coordinati dalla pm reggiana Isabella Chiesi, erano risaliti a un passaggio di Zelioli alla stazione ferroviaria di Venezia proprio il 29 dicembre. Dell’ex dirigente comunista si era parlato anche alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto. A comunicare che il corpo ritrovato il 3 gennaio potrebbe essere proprio quello di Zelioli, è stata l’Interpol rumena, che per molte settimane non era riuscita a dare un nome a quel cadavere. Ora si attende il riconoscimento ufficiale. A causare la morte sarebbe stata la caduta da un treno e la polizia rumena avrebbe anche trovato un biglietto di addio indirizzato ai familiari. Ma nessuna pista su quanto accaduta sarebbe per ora esclusa.

 

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