Il mondo FQ

Web e insulti, se fossero solo sedativi?

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Siccome non me ne frega niente, ma purtroppo o per fortuna non vivo in una grotta con dei gatti da postare saltuariamente su feisbuc per raccattare dei “mi piace” dagli amici immaginari, a furia di sentire «Hai visto cosa è successo?», volente o nolente ho guardato il video satirico pubblicato su tutti i quotidiani satirici on lain realizzato dall’attivista satirico del M5s Denis Ferro, 35 anni, di Paderno Dugnano (che non ho idea di dove sia), quello che finge di guidare l’auto con a fianco una sagoma di cartone di Laura Boldrini.

Lo scandalo è che il video di Denis Ferro, 35 anni, di Paderno Dugnano (che non ho idea di dove sia), che finge di guidare l’auto con a fianco una sagoma di cartone di Laura Boldrini, è stato postato sul blog di Beppe Grillo. «Se andiamo avanti di questo passo verranno postati gatti con svastiche!» ho letto su un blog di un amico che da casa sua, da anni si batte per i diritti dei felini sulla striscia di Gaza. Sinceramente, questo preoccupante déjà vu mi ha fatto sorridere.

Ve lo dico perché da più di dieci anni gestisco blog e comunità di disadattati on lain e so di cosa sto parlando. Sul serio. Se anche voi siete del “settore”, sapete benissimo che i commenti della gente nel 97% dei casi fanno schifo (e anche chi commenta, lo si intuisce dal commento) e sono intrisi di odio.

Del resto, viviamo in una società dove si considera normale andare a lavorare tutta la settimana (chi un lavoro ce l’ha) e non arrivare a fine mese, dove le persone fanno tendenzialmente delle vite di merda e ovviamente si sfogano sui social o telefonando alle radio locali, perché da qualche parte si devono pure sfogare.

Fortunatamente, questi episodi deplorevoli per ora avvengono solo on lain e questo rassicura un po’ tutti. Da un lato, rassicura la gente che si sfoga dopo una giornata orribile, magari trincerandosi dietro nicneim violentissimi, dall’altro rassicura i “potenti” che  sanno che finché il malcontento si manifesta on lain, non succederà nulla. «Commentate pure, feisbuccate pure, tuittate pure. Bravi, bravi».

Non a caso questi strumenti, per la loro inefficacia, sono legali e non fanno paura. Eroina sociale. Eirbeg contenitivi. Sedativi per il popolo bue e per pecorelle smarrite da geolocalizzare. Solo l’abbandono in massa dei social e smettere di usare internet sarebbe preoccupante e pericoloso. Per adesso possiamo stare tranquilli. Tutti.

Da bravi tifosi, continueremo a metterci l’uno contro l’altro, ognuno reciterà la sua particina digitale e saremo tutti contenti così. La mattina dopo, muti, andremo a lavorare (chi un lavoro ce l’ha) e subiremo felici ogni genere di angheria, incuranti dei 50 miliardi all’anno che nei prossimi vent’anni (Fiscal compact) il Paese Scarpa dovrà trovare stravolgendo la propria politica economica e sociale della nazione. Ma chi se ne frega. Parliamo pure di Denis Ferro, 35 anni, di Paderno Dugnano (che non ho idea di dove sia), quello che finge di guidare l’auto con a fianco una sagoma di cartone di Laura Boldrini. Oppure parliamo di Dudù che si sta battendo contro i fuochi d’artificio e i botti. Dai cliccate “mi piace”.

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